Si preannuncia una Befana al gelo, anche a Roma, come in tutto il centrosud. L’allarme gelo è già scattato lungo tutta la parte inferiore dello stivale e non risparmia il Lazio. La capitale già nelle prossime ore dovrebbe vedere una picchiata delle temperature, con le minime che potrebbero andare addirittura sotto lo zero.
Proprio in considerazione delle previsioni, le autorità si stanno attivando per cercare di andare incontro alle persone più esposte. In particolare è la Protezione Civile che sta allestendo presidi, con il chiaro intento di fronteggiare una situazione che si preannuncia critica.
Già due morti nella passata settimana
La decisione della Protezione Civile è del resto una sorta di atto dovuto, alla luce delle due morti avvenute il 30 dicembre e il 3 gennaio. In entrambi i casi sono deceduti due senzatetto, Damiano e Chira, il primo per il freddo, la seconda per un incendio divampato nella roulette in cui aveva cercato rifugio.
Il servizio predisposto dal R.O.E., la Struttura Operativa di Volontariato della Protezione Civile, è partito già da ieri e durerà sino al 10 gennaio. Le strutture d’accoglienza predisposte per fronteggiare l’emergenza si trovano alla Stazione Termini, in Via Giolitti, e in quella Tiburtina, in corrispondenza con l’entrata di Piazzale Spadolini.
L’ordinanza di Virginia Raggi in vista della Befana
Anche il Comune di Roma si è naturalmente attivato in vista della Befana. In particolare Virginia Raggi ha già provveduto ad emanare l’ordinanza in cui sono contenute alcune prescrizioni che potrebbero aiutare la città ad affrontare meglio l’ondata di gelo prevista. Il documento firmato dalla prima cittadina contiene una serie di suggerimenti, del resto i soliti di queste occasioni.
Si consiglia quindi di tenere i rubinetti aperti per evitare lo scoppio delle tubature a causa del ghiaccio, di mantenere puliti i marciapiedi ove si verifichino nevicate e si invitano i tassisti a protrarre l’orario di lavoro anche una volta terminati i normali turni.
Un particolare capitolo è poi dedicato ai senza tetto, cui dovrà pensare il Direttore delle Politiche Sociali, coordinando gli appropriati interventi tesi a ridurre i pericoli. Il tutto nella speranza che le previsioni si rivelino esagerate e le temperature non precipitino troppo.