Molti sono rimasti incuriositi dallo spot di Tim che reclamizza il 5G. Protagonista del video è il maestro Riccardo Muti, che accompagna una bambina in un viaggio virtuale che ripercorre le molteplici vite del Mausoleo d’Augusto, sulle note de “La Cavalleria Rusticana” di Mascagni.
Il monumento tornerà fruibile ai visitatori nella prossima primavera e già ora fa molto parlare di sé. Stanno infatti per terminare i lavori iniziati la scorsa primavera e finanziati proprio dall’azienda telefonica, dal Ministero dei Beni Culturali e dal Comune di Roma.
Il progetto
Il progetto che ha guidato i lavori è stato firmato dell’architetto Francesco Cellini. Proprio lui aveva vinto nel 2006 il concorso internazionale che era stato bandito dal Campidoglio. Trasformerà piazza Augusto Imperatore in un anfiteatro, grazie ad una scalinata che salirà dal Mausoleo fino alla teca dell’Ara Pacis di Meier.
In particolare rivivrà il giardino all’italiana commissionato da Francesco Soderini a metà del 1.500. Grazie alla copertura su 12 pilastri, un vero e proprio belvedere cui si potrà accedere da via dei Pontefici, regalando una vista mozzafiato sul cuore di Roma.
La storia del Mausoleo d’Augusto
Il Mausoleo d’Augusto fu eretto nel 28 a. C., con il preciso fine di celebrare la vittoria di Azio su Marco Antonio. Dopo aver servito da luogo di sepoltura per l’imperatore e i suoi discendenti, si trasformò nel giardino della famiglia Soderini nel corso del XVI secolo, e nell’Anfiteatro Corea, fungendo da sfondo per spettacoli di intrattenimento. Nel corso del ‘900 divenne quindi l’Auditorium augusteo, una sala sinfonica sul cui podio sono saliti maestri come Richard Strauss, Gustav Mahler, Pietro Mascagni e Arturo Toscanini.
Un risanamento impegnativo
Il risanamento di cui è stato oggetto consentirà al Mausoleo di tornare a mostrarsi agli occhi dei turisti e dei visitatori a partire dalla prossima primavera. I lavori hanno comportato il restauro di 13mila metri quadri di murature e l’impermeabilizzazione di altri 800, cui hanno provveduto 8mila metri di ponteggi. Il tutto per riportare allo splendore una struttura che è più vasta di Castel Sant’Angelo. A permetterlo soprattutto l’utilizzo di nuove tecnologie e del 3D.
Il countdown è già iniziato e naturalmente si può prevedere un grande afflusso di turisti. Attratti proprio dalle spettacolari sequenze dello spot di Tim, che ha aggiunto una ulteriore donazione per poter utilizzare le immagini della struttura per pubblicizzare il 5G. Una richiesta accolta dalle istituzioni, anche perché destinato a fare da cassa di risonanza per quello che si preannuncia come un grande evento culturale.