Incendio doloso ha distrutto la casa protostorica di Fidene

Ancora un atto indegno da parte di ignoti contro Roma. Stavolta è stato un incendio di natura dolosa a danneggiare in maniera molto seria la Casa Protostorica di Fidene, quartiere posto alla periferia Nord-Est della capitale. Un episodio che ripropone la necessità di contrastare attività criminali che stanno diventando sempre più frequenti nel cuore della Città Eterna.

La denuncia di Caudo

A denunciare l’atto è stato Giovanni Caudo, il presidente del III Municipio. Proprio la nota da lui rilasciata ha precisato come l’incendio sia stato appiccato alla porta di ingresso della struttura. Per poter agire indisturbati, i protagonisti della vicenda hanno prima provveduto a tagliare la catena del lucchetto chiamato a ostruire il cancello di ingresso al sito.

Ancora il minisindaco ha poi indicato nell’incendio un atto volto a distruggere in maniera intenzionale una testimonianza di grande valore storico, una delle più antiche presenti nella zona. Si tratta infatti di una ricostruzione fedele relativa ad un insediamento risalente al IX secolo A.C. che era stata realizzata dopo la scoperta dei resti originali di una capanna protostorica. Un ritrovamento risalente al 1988.

Casa protostorica di Fidene: la dichiarazione di Virginia Raggi

Un episodio, quello relativo alla casa protostorica di Fidene, destinato a fare un certo scalpore e sul quale non ha mancato di intervenire Virginia Raggi. La sindaca di Roma ha affidato il proprio pensiero a Twitter, con un post in cui ha bollato come indegno l’atto. Ha inoltre espresso l’augurio che i responsabili dell’incendio possano essere presto assicurati alla giustizia. Infine ha affermato la necessità di proteggere il patrimonio storico e culturale della città.

Una dichiarazione che probabilmente va intesa in relazione a quanto accaduto nel corso degli ultimi giorni, quando si sono registrati attacchi vandalici prima alla targa dedicata alla partigiana Tina Costa e poi a quella dedicata a Piergiorgio Welby, in Piazza Don Bosco.

Il sopralluogo della Sovrintendenza Capitolina

Ancora Giovanni Caudo ha poi fatto sapere come a seguito di quanto accaduto sia stato disposto un sopralluogo al quale ha preso parte anche il responsabile della Sovraintendenza Capitolina. Nel corso della visita sono naturalmente stati accertati, in via provvisoria, i danni provocati dall’incendio. Danni che sono andati a colpire non solo la porta d’ingresso e la copertura, ma anche le travi del tetto. Non ci sarebbero invece conseguenze di rilievo sulla struttura muraria in terra battuta.

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