La questione della nuova discarica di Roma continua a destare polemiche, come era facilmente prevedibile. La scelta di Monte Carnevale ha infatti riaperto la vera e propria guerra che caratterizza da sempre questo genere di discussione. In particolare all’interno del M5S, il partito della sindaca Virginia Raggi. Tanto da evocare l’intervento del governo nazionale, che potrebbe decidere di intervenire con tutto il suo peso.
L’intervento di Stefano Vignaroli
Nella giornata di ieri si è registrato un nuovo colpo di scena, quello rappresentato dall’intervento di Stefano Vignaroli. Il parlamentare del M5S è infatti nato e cresciuto nelle vicinanze di Malagrotta e avverte più di altri il problema. Ha perciò deciso di presentarsi nella sua veste di Presidente della Commissione Ecomafie al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per testimoniargli la sua contrarietà all’individuazione della zona. Inoltre ha incontrato la Raggi, nella Sala dell’Orologio, dando poi vita ad un concitato confronto con il capogruppo Pacetti e i consiglieri Diaco e Di Palma. Nel quale i toni non sono stati distesi.
La richiesta di confronto coi cittadini
Il motivo dell’alzarsi dei toni è stata l’affermazione dei consiglieri grillini sugli obblighi imposti dalla legge. Vignaroli ha infatti risposto di essere pronto ad alzare il livello dello scontro portando la questione a Palazzo Chigi. L’ipotesi è quella di consegnare al Premier i documenti consegnati a Raggi e Costa. Proprio Costa ha poi commentato a margine dell’incontro, affermando la necessità di ascoltare i cittadini e decidere insieme a loro, cercando di evitare il muro contro muro.
Discarica di Roma: il precedente di Clini
Va anche sottolineato che nel corso del 2012 era già stata avanzata la proposta relativa a Monte Carnevale. Una ipotesi che però fu cassata dall’allora Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. A provocare la retromarcia furono la presenza di una falda acquifera, la contrarietà del Ministero della Difesa e la prossimità delle case.
Non va poi sottovalutata la vicinanza dell’aeroporto di Fiumicino, con il rischio che l’immondizia accumulata in discarica possa a sua volta attirare i gabbiani. In tal caso aumenterebbe anche il rischio di birdstrike per gli aerei. Una serie di problematiche che dovranno essere ora approfondite da Costa.
Le ripercussioni sul M5S
La battaglia sulla nuova discarica sta nel frattempo aumentando le frizioni interne al M5S. Le varie anime del movimento, infatti, si muovono senza il minimo coordinamento, dando vita ad un conflitto perenne. A farne le spese è proprio Virginia Raggi, costretta ad aggiungere le difficoltà politiche a quelle tecniche. Tra le seconde da segnalare i gravi ritardi nella raccolta dei rifiuti, di cui la sindaca ha chiesto conto a Stefano Zaghis. La sua risposta è stata quella che ormai i romani conoscono da tempo: mancanza di mezzi.