Sta per partire l’iter che dovrebbe infine portare al riconoscimento della cittadinanza onoraria a favore di Liliana Segre. Ad avviare la procedura è stato in pratica il voto unanime espresso nel corso dell’assemblea capitolina.
La proposta era stata avanzata dalla lista Civica Roma Torna Roma e dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Sono stati gli stessi proponenti a dichiarare la loro soddisfazione per l’accoglimento dell’istanza e per il voto unanime espresso dall’aula.
Liliana Segre: la nota dei proponenti
Il gruppo del Pd capitolino e la Lista Civica Roma Torna Roma hanno rilasciato una nota dopo il voto, in cui affermano di confidare al più presto nella presenza di Liliana Segre nell’aula Giulio Cesare. Va peraltro ricordato come già in precedenza la stessa assemblea avesse approvato una mozione in cui si esprimeva il sostegno alla commissione Segre contro odio e razzismo varata in Parlamento.
La stessa iniziativa è stata peraltro fatta propria dal Comune di Fiumicino. La cittadina posta sul litorale, a nord della capitale, ha visto infatti il proprio consiglio comunale approvare identica mozione a favore della Segre.
L’appoggio di Virginia Raggi a Liliana Segre
La stessa Virginia Raggi, peraltro, nel corso del 2019 si è ripetutamente spesa in appoggio alla senatrice a vita. Nel passato novembre la sindaca di Roma ha anche voluto riaffermarle la sua vicinanza partecipando alla marcia organizzata a Milano in segno di protesta contro i messaggi intimidatori arrivati a Liliana Segre. In quella occasione la Raggi aveva affermato che era arrivato il momento di porre un argine alla deriva in atto e di trovare intollerabili le minacce. La decisione di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita può quindi essere considerata il logico epilogo di tale fermezza.
Commissione contro odio anche a Roma?
Anche a Roma, peraltro, è stata proposta nel novembre una commissione sul modello di quella parlamentare. A proporla il Partito Democratico, con una lettera firmata dall’intero gruppo consiliare rivolta a Sara Seccia, presidente dell’assemblea capitolina.
Lo stesso PD, per bocca di Giulia Tempesta aveva peraltro auspicato la convergenza di tutte le forze politiche. Trovando subito un muro da parte del centrodestra e, in particolare, della Lega.
Il capogruppo salviniano in comune, Maurizio Politi, aveva in quell’occasione attaccato il dem Giulio Pelonzi, accusandolo di voler solo speculare sulla questione, invitandolo invece a lavorare per risolvere i problemi di Roma.
Resta da vedere, alla luce della concessione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, se il centrodestra vorrà proseguire in un atteggiamento che è stato peraltro censurato dal Vaticano e dalla comunità ebraica capitolina, o se vorrà invece inaugurare un profilo più istituzionale.