Matteo Salvini è nel pieno della bagarre, dopo la visita ad una famiglia tunisina culminata nella sua chiamata in causa per spaccio di droga. Una vicenda che ha sollevato una vera e propria catena di polemiche e che si sta arricchendo di ora in ora, andando ad interessare anche la politica romana. Andiamo a vedere il perché.
Salvini: “Le ville dei Casamonica le ho abbattute io”
“Ricordo che la villa ai Casamonica con la ruspa l’ho abbattuta io, non Fabio Volo o Fabio Fazio”. Questa una delle tante dichiarazioni rilasciate dal segretario della Lega in risposta agli attacchi provenienti da più parti. Una dichiarazione che, però, non ha fatto altro che dare modo al centrosinistra per attaccarlo di nuovo.
A farlo è stato in particolare Bruno Astorre, il segretario del Partito Democratico del Lazio. Proprio lui, infatti, ha accusato Salvini di aver diffuso l’ennesima fake news, in quanto quella demolizione sarebbe da attribuire alla Regione Lazio. Mentre il segretario della Lega si sarebbe in pratica semplicemente autoinvitato per sfruttare dal punto di vista mediatico l’evento.
Chi ha realmente abbattuto la villa dei Casamonica?
Lo stesso Astorre, però, non sembra tenere in conto il reale svolgimento della vicenda, ma piegarsi ad una semplice convenienza di parte. Per capire meglio cosa sia successo in quel frangente, basterebbe in effetti rispolverare quanto dichiarato dal magistrato Alfonso Sabella. Proprio lui, infatti, nel corso di una intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, all’interno della trasmissione “L’Italia s’è desta”, affermò all’epoca che il merito dell’abbattimento della villa dei Casamonica, tecnicamente, non era di Salvini o di Zingaretti, bensì della sindaca Raggi.
“I meriti della demolizione delle ville abusive dei Casamonica? Sono tutti della sindaca Raggi, del comandante dei vigili e dei funzionari che hanno reso possibile l’operazione. Poi, sul piano politico, uno può dire che quanto annunciato da Salvini su tutto il territorio italiano possa aver accelerato la situazione. Ma questa è una valutazione politica. Tecnicamente il merito è del Campidoglio”: queste le parole di Sabella all’epoca dei fatti. Affermazione che se da un lato ricorda il ruolo spesso non riconosciuto della Raggi, dall’altro potrebbero riaprire la polemica tra lei e Salvini.
Una ordinanza rimasta nei cassetti per 20 anni
Lo stesso Sabella, che ha ricoperto le funzioni di Assessore alla Legalità del comune di Roma nel corso del mandato di Ignazio Marino ha poi precisato meglio le sue affermazioni. Ricordando in particolare che l’ordinanza relativa all’abbattimento in questione era rimasta nei cassetti comunali per circa due decenni. Per poi finalmente essere tirata fuori da Virginia Raggi ed essere infine applicata.
Una ricostruzione che in effetti non solo rende giustizia alla sindaca di Roma, ma le offre una nuova arma per rispondere ai continui attacchi di cui è stata oggetto da parte di Salvini nel corso degli ultimi mesi. Ora non resta che attendere nuovi sviluppi su una faccenda che rischia di riverberarsi anche sulla politica romana.