Il centrosinistra ha deciso: sarà Roberto Gualtieri, il ministro per l’Economia e le Finanze del governo Conte Bis a correre per le prossima suppletive di Roma 1. Il collegio della Camera dei Deputati è stato lasciato libero da Paolo Gentiloni, ora commissario europeo e il primo giorno di marzo si svolgerà la tornata elettorale parziale che dovrà decidere il suo successore. Ad appoggiare Gualtieri saranno PD, Italia Viva, Articolo 1, Sì e PSI.
Roberto Gualtieri: trovata l’unità della coalizione
Sul nome del ministro si è in pratica realizzata l’unione di tutte le forze del centrosinistra. Una cosa non scontata, alla luce delle indiscrezioni degli ultimi giorni. Italia Viva, Azione (il nuovo partito di Carlo Calenda) e Più Europa, infatti, avevano provato a sparigliare i giochi lanciando il nome di Federica Angeli. Una candidatura molto forte, considerato l’appeal che la giornalista può vantare sull’elettorato dopo le sue inchieste sulla mafia romana.
Con la candidatura di Roberto Gualtieri cessano i rumors
Se in un primo momento si era temuto l’ennesimo litigio nella coalizione, ora sembra proprio che tutto sia andato a incastrarsi. Forse proprio per evitare un rischio frammentazione, che sembrava uno scenario possibile alla luce dei tanti appetiti su un collegio blindato per il centrosinistra. Nel corso dei giorni precedenti, infatti, si erano affacciate anche altre candidature di peso. A partire da quella di Gianni Cuperlo, risultata però ben presto sgradita sul territorio, trattandosi di un triestino.
Un mancato gradimento che aveva spinto alcuni organi di stampa a ventilare addirittura la candidatura di Nicola Zingaretti. Una candidatura abbastanza logica, considerato come il governatore del Lazio sia il segretario del maggiore partito della coalizione. L’ufficialità della candidatura di Gualtieri contribuisce quindi a stroncare tutte le indiscrezioni e a pacificare la coalizione.
Il M5S e il centrodestra
Chi correrà contro Gualtieri? Per il M5S è ufficiale il nome di Rossella Rendina, l’unica che si è proposta in un collegio dato per perso. Il territorio in questione, che va da Prati Trionfale al Flaminio, fino ai rioni del centro storico, aveva infatti visto il movimento fondato da Beppe Grillo arrivare terzo nella tornata del 4 marzo 2018. Un collegio quindi scarsamente ospitale, tanto da spingere M5S ad un certo disimpegno.
Per il centrodestra, invece, praticamente ancora siamo alle semplici voci. Se Fratelli d’Italia preme per Maurizio Leo, nome che però non sembra poter sfondare negli indecisi, in molti ritengono che potrebbe essere la Lega a rivendicare la candidatura. Con quale candidato, però, ancora non è dato sapere, considerato come il partito di Matteo Salvini, nella capitale, non abbia grandi nomi da spendere. Non dovrebbe però tardare molto la designazione anche del centrodestra, proprio per non lasciare campo libero a Gualtieri.