Il primo giorno di marzo si svolgeranno le elezioni suppletive per il collegio della Camera Roma 1. Dopo averlo conquistato il 4 marzo del 2018, Paolo Gentiloni è infatti stato designato in qualità di eurocommissario e ora occorre designare il suo successore.
Dopo che il centrosinistra ha puntato su Roberto Gualtieri, ministro all’economia nel governo Conte Bis, si attendeva con curiosità la scelta del centrodestra. Arrivata proprio in queste ore: sarà Maurizio Leo a correre per sfilare il collegio al principale avversario.
Chi è Maurizio Leo
Maurizio Leo è già stato parlamentare per tre volte, nel 2001, 2006 e 2008, nelle file di Alleanza Nazionale. A presentare la sua candidatura è stata Giorgia Meloni, che ha ricordato in particolare la sua competenza in materia fiscale.
Proprio da lui è peraltro stata elaborata la proposta di una tassa sui redditi incrementati presentata da Fratelli d’Italia, che secondo la segretaria sarebbe la più seria in tema di Flat Tax. Si tratta quindi di uno specialista di materie economiche e proprio per questo può rendere interessante il duello con l’attuale ministro del settore.
Le parole di Maurizio Leo
Le prime parole di Maurizio Leo, dopo il lancio della sua candidatura, sono state improntate al fair play. Proprio lui ha ricordato come Gualtieri sia ministro dell’economia e di attendersi quindi un confronto solo sulle proposte, senza inutili toni polemici. Affermando inoltre che il collegio in cui si vota meriterebbe un confronto spurgato di attacchi personali e gratuiti.
Ha poi aggiunto che non intende limitare la sua campagna alle tematiche economiche, ma di voler interpretare anche le dinamiche territoriali. Che si presentano abbastanza complesse, trattandosi di un collegio che va dal Trionfale Flaminio sino ai quartieri del centro storico. Proprio per questo motivo Leo ha dichiarato la sua intenzione di ascoltare il territorio e di volersi impegnare ancora di più in caso di elezione. Tra i suoi interlocutori privilegiati ha poi indicato le categorie produttive e i tanti professionisti che abitano nel collegio.
Una sfida difficile per il centrodestra
Va peraltro ricordato come si tratti di una sfida molto complicata per la coalizione rappresentata da Leo. In quel collegio, infatti, il PD ha vinto l’unica sfida uninominale a Roma nella passata tornata elettorale. Inoltre nonostante la crescita della Lega, la coalizione di centr5osinistra è data avanti nei sondaggi a livello cittadino, anche di 5 punti percentuali.
Occorre comunque sottolineare come la scelta di Maurizio Leo rappresenti una sorpresa, anche se relativa.
Nei giorni passati, infatti, molti osservatori avevano avanzato l’ipotesi che potesse essere Matteo Salvini a reclamare per il proprio partito la candidatura. Un proposito derivante dai risultati delle Europee che però deve essersi scontrato con la mancanza di un personale politico adeguato. La Lega, a Roma, è ancora in fase di costruzione e stenta a reperire una classe dirigente all’altezza. Sinora ha strappato Davide Bordoni a Forza Italia e alcuni personaggi di secondo piano a Fratelli d’Italia. Troppo poco per poter sperare di avanzare una candidatura adeguata per una sfida che si presenta tutta in salita.