Roberto Gualtieri ha già inaugurato la campagna elettorale per le suppletive del collegio Roma 1 della Camera. Si tratta del posto lasciato vacante da Paolo Gentiloni dopo la nomina a eurocommissario e proprio il Ministro dell’Economia è il candidato del centrosinistra.
Un candidato molto forte, considerato anche come si tratti di un collegio ritenuto blindato. Proprio a Roma 1, che parte dal Trionfale per arrivare ai quartieri centrali, il PD ha vinto il suo solo uninominale il 4 marzo 2018. Un esito che ora spera di ripetere, godendo dell’appoggio di tutta la coalizione.
Roberto Gualtieri contro la destra becera
Roberto Gualtieri sembra essersi già calato nella parte. Nelle ultime ore ha infatti affermato di volersi battere contro una destra becera, usa “ad importunare la gente”. Un tono non propriamente cordiale nei confronti dell’avversario politico, che sembra stridere con nettezza se rapportato alla richiesta di una politica gentile come quella elevata dalle sardine. In attesa di uno scontro sui programmi, che sono quelli realmente interessanti per l’elettorato, l’opinione pubblica dovrà accontentarsi delle prime scintille tra le due maggiori coalizioni.
A sfidare Roberto Gualtieri sarà Maurizio Leo
Proprio da poche ore è stata peraltro ufficializzata la candidatura di Maurizio Leo da parte del centrodestra. Tre volte parlamentare nelle file di Alleanza Nazionale, è attualmente editorialista del Sole 24 Ore. La sua scelta va a premiare Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, che si è battuta con forza in tal senso.
Una decisione solo all’apparenza sorprendente, dopo che per giorni sembrava toccasse alla Lega esprimere il candidato della coalizione, forte anche del risultato delle passate Europee. Nella scelta ha probabilmente pesato il fatto che Matteo Salvini non dispone di candidature forti da spendere a Roma, ove sta cercando di costruire una classe dirigente adeguata. Mentre Forza Italia era tagliata fuori in partenza, a causa dei rapporti di forza sempre più sfavorevoli.
La campagna elettorale preannuncia scintille?
Va sottolineato come sin dalle ore successive alla sua designazione, Maurizio Leo aveva chiesto a Gualtieri una sfida senza acredine, all’insegna dei programmi e non delle invettive. La risposta del Ministro non sembra andare esattamente nella direzione indicata, ma c’è comunque tempo per rimediare.
Intanto, proprio nelle file del centrosinistra c’è da registrare il malumore dei radicali, che avrebbero preferito Gianni Cuperlo. A sostenerlo è il presidente dei radicali romani, Simone Sapienza, che non ha esitato ad esprimere il suo rammarico per la mancata designazione dell’ex leader della Pantera romana.