La Virtus Roma ha perso nel finale proprio la gara chiave della stagione, quella con Orioria Pistoia. Una sconfitta che rende sempre più concreta l’ipotesi di una nuova retrocessione, dopo un inizio di stagione estremamente promettente. Arrivata peraltro dopo una prima frazione di gioco che aveva fatto sperare in un epilogo assolutamente diverso.
Virtus Roma, l’illusione del primo tempo
Eppure, nel primo tempo la squadra capitolina aveva dato l’impressione di poter controllare agevolmente la gara. Aveva infatti chiuso in vantaggio di dodici punti, grazie in particolare all’eccellente prestazione di Buford, cui avevano dato buon supporto Kizlink, Pini e Jefferson.
Nel secondo tempo, però, la Virtus ha lasciato che i toscani rientrassero in gara e, come è spesso successo di recente, nella gara punto a punto non hanno saputo prevalere. Il canestro finale, in particolare, è stato il riassunto dell’intera stagione, con molti tentativi dei difensori virtussini di intercettare la palla. Tutti regolarmente mancati per un nonnulla, prima della beffa finale.
Ancora Jerome Dyson sul banco degli imputati
Ancora una volta il vero anello debole della catena si è rivelato Jerome Dyson. La guardia ex Sassari avrebbe dovuto essere il punto di forza del roster di Bucchi, insieme a Davon Jefferson. Si è invece rivelato una vera palla al piede con le sue letture della gara spesso assurde e l’assoluta mancanza di difesa. Nella gara di oggi, poi, è risultato in pratica assente ingiustificato. Appena tre punti in 28 minuti disputati, con un desolante 1 su 8 al tiro: queste le cifre della sua gara. Un contributo assolutamente al di sotto di quello che si attendeva la società all’atto della firma del contratto.
Virtus Roma, William Buford non basta
La nota lieta della giornata è stata invece rappresentata da William Buford, autore di 25 punti in 37 minuti, con un ottimo 11 su 17 al tiro. L’ala di Toledo è del resto regolarmente tra i migliori del team di Bucchi, dall’inizio della stagione, senza mai assumere le pose tipiche della star. Un comportamento da professionista vero che stride enormemente con quello di Dyson, come spesso rimarcato dagli addetti ai lavori. Il suo contributo non è bastato però, con tutta evidenza a compensare lo sconcertante calo di rendimento del più illustre compagno, ormai evidente da molte settimane.
Un problema cui Bucchi non ha saputo mai porre rimedio, anche perché l’unica alternativa nel ruolo, Baldasso, non sembra ancora dare sufficienti garanzie. Ora la Virtus è attesa da un finale di stagione incendescente, in cui ognuno dei componenti la rosa dovrà cercare di dare il suo meglio. L’obiettivo è quello di finire a pari punti con Pistoia, mettendo così a frutto la differenza canestri favorevole. Altrimenti sarà di nuovo A2.