La sconfitta con Pistoia ha fatto molto male in casa Virtus. Una vittoria contro i toscani avrebbe in pratica significato la salvezza anticipata, o quasi. Ora, invece, per i capitolini resta da difendere il piccolo vantaggio rappresentato da una vittoria in più, cui si aggiunge la differenza canestri favorevole negli scontri diretti.
Si tratta però di un vantaggio che pare ben poca cosa, di fronte ad una crisi tecnica abbastanza evidente. Tanto da far ripensare con grande rimpianto alla partita letteralmente gettata via a Brindisi. Forse l’emblema di una incapacità di gestire le situazioni che sembra impossibile da spazzare via.
Virtus: fiducia a Bucchi
Intanto, sul fronte societario va rilevata la decisione di confermare la fiducia a Piero Bucchi. Una decisione non scontata, considerato come anche il tecnico non sia esente da colpe. Probabilmente a spingere la dirigenza in tal senso è stata la constatazione che Bucchi sia il responsabile minore della crisi in atto.
Il tecnico, da parte sua, ha risposto chiudendo la squadra in palestra, per cercare di trovare rimedi a quanto sta accadendo. Un tentativo che però potrebbe rivelarsi inutile ove continuasse la crisi di Jerome Dyson. Proprio la guardia ex Sassari doveva essere la guida di un gruppo non straordinario dal punto di vista tecnico. Un ruolo esercitato raramente.
La crescita di William Buford
A compensare la delusione sul rendimento di Dyson è stata nelle ultime settimane la crescita di William Buford. L’ala di Toledo, arrivata a Roma senza squilli di tromba, ha fatto invece vedere notevole solidità e regolarità, senza assumere atteggiamenti da prima donna. Anche con Pistoia ha prodotto una gara di grande sostanza, vanificata dalla latitanza di qualche compagno. La Virtus si affiderà proprio a lui, nelle prossime gare, anche in considerazione del fatto che James White, sinora, si è dimostrato lontano da un grado di efficienza accettabile.
Virtus, il no di Bologna per Gaines
Sul fronte mercato, intanto, qualcosa sembra muoversi. Nei giorni passati si è diffusa la voce di un tentativo per Frank Gaines, finito ai margini delle rotazioni della Segafredo Bologna. Quando tutto sembrava fatto, proprio la dirigenza felsinea ha fermato tutto. Un vero peccato, considerato come l’atleta vanti quasi 10 punti di media nelle gare disputate e potrebbe realmente far comodo a Roma.
Nonostante non sia sceso in campo nelle ultime sei gare, però, Gaines è evidentemente reputato utile alla causa bolognese. Uno stop che obbliga la società capitolina a guardarsi intorno nella speranza di individuare il prospetto giusto per traghettare la squadra fuori dalla crisi. Il tempo però stringe e la classifica piange sempre di più.