Questa mattina a Roma un altro intervento delle Forze dell’Ordine ha portato allo sgombero di quella che a tutti gli effetti era una favela. Un insediamento abusivo di Rom, un baraccopoli nascosta dietro la vegetazione e dove dimoravano cittadini Rom. L’insediamento abusivo sgomberato è della zona della pista ciclabile di Sacco Pastore, sul fiume Aniene.
L’operazione di sgombero
Come detto, è di oggi l’operazione delle Forze dell’ordine che ha portato allo sgombero di una baraccopoli sita tra la vegetazione a ridosso del fiume Aniene. Siamo in area III Municipio Montesacro a Roma. Sono intervenuti circa trenta agenti. Uno spiegamento massiccio di agenti, in quella che è stata una operazione interforze, che ha coinvolto agenti del commissariato Fidene Serpentara, quelli del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, quelli del III Gruppo Nomentano, gli agenti dei Pics della Polizia Locale, i tecnici di RFI, e quelli del Dipartimento Ambiente e della Protezione Civile.
Gli agenti hanno trovato una vera e propria baraccopoli, una autentica favela con 6 baracche improvvisate con materiali di fortuna quali cartoni, tavole di legno, plastica e lamiere. Sono stati indentificati anche alcuni degli occupanti, tutti di nazionalità romena che però si sono allontanati dal posto rifiutando l’invito ad essere aiutati dai locali servizi sociali.
Una storia che si ripete quella delle favele
Non è la prima volta che le Forze dell’ordine sgomberano un campo Rom abusivo a Roma. L’operazione odierna segue quella di una settimana fa, nella vicina area del parco delle Valli, fu anch’essa sgomberata. Anzia, lo sgombero odierno è più piccolo, perché la settimana scorsa, fu sgomberata una area di 30.000 metri con 5 tonnellate di materiale bonificato dopo lo sgombero. Anche stavolta le autorità oltre allo sgombero hanno autorizzato il ripristino della zona, con l’abbattimento delle baracche e la bonifica di tutto il materiale utilizzato per la costruzione degli alloggi di recupero che i Rom avevano portato lì.