Nuova sconfitta per la Virtus Roma, l’ottava di fila. Stavolta a prendere i due punti è stata la Pompea Bologna, al termine della gara disputata al Paladozza. Se da un lato la squadra capitolina ha disputato una gara orgogliosa, dall’altro continua la striscia negativa che ha ormai condotto la Virtus sul fondo della classifica. Ora potrebbero esserci ripercussioni anche a livello tecnico, con l’allontanamento di Piero Bucchi. Una decisione che potrebbe però rivelarsi tardiva.
Virtus Roma: decisivo il break del terzo periodo
A incidere in negativo è stato stavolta il terzo parziale. Dopo aver chiuso in parità il primo tempo, infatti, la squadra capitolina ha permesso ai padroni di casa di chiudere in vantaggio di 12 lunghezze la terza frazione. Solo dopo il +14 per la Pompea, firmato da Mancinelli, la Virtus ha ripreso a giocare erodendo gran parte dello svantaggio. Alla fine i bolognesi hanno anche rischiato, portando comunque a casa due punti preziosissimi.
Nelle file della Pompea da rimarcare la prestazione di Aradori, autore di 26 punti, una vera e propria spina nel fianco per la difesa romana. L’ala di Brescia è stata letale soprattutto da lontano, chiudendo con un notevole 5 su 7 da tre punti. Anche Robertson è riuscito spesso a eluderla, chiudendo a sua volta con 22 punti.
Alibegovic e Baldasso non bastano
Nelle file romane si sono fatti valere soprattutto Alibegovic e Baldasso. L’ala grande ha messo a referto 24 punti e 7 rimbalzi, conditi da due assist. La guardia ha a sua volta portato in dote 17 punti e 4 rimbalzi, con una buona difesa che ha supplito alla ormai abituale assenza di Dyson.
Proprio la gara disputata da Baldasso sembra destinata ad aumentare i rimpianti della tifoseria capitolina. Con un play più solido e affidabile dello spento Dyson che ormai da settimana vaga sul campo, la salvezza non avrebbe le sembianze di un‘impresa. Quella che sembra oggi, a seguito di una serie di decisioni societarie fallimentari.
Virtus Roma: è finita per Piero Bucchi?
Già prima della gara di Bologna si erano andate rafforzando le voci di un vero proprio ultimatum societario a Piero Bucchi. Secondo alcuni addetti ai lavori al tecnico era stata chiesta la vittoria per salvare il posto. Vittoria che non è giunta, rendendo ancora più complicata la situazione dell’allenatore.
A questo punto sembra ormai inevitabile il divorzio, anche se resta difficile capire chi potrebbe essere il sostituto di Bucchi. Alla cui condanna ha contribuito il disastroso Dyson cui il tecnico aveva in pratica delegato le sue sorti. Venuto a mancare il tiro da fuori dell’ex Sassari, per la Virtus è stata praticamente notte fonda. Anche ieri la differenza in questo fondamentale è stata evidente: 5 su 17 per la Virtus, contro 14 su 29 per la Pompea. Una differenza che ha segnato la contesa.