Quando Virginia Raggi aveva ventilato l’ipotesi di una funivia tra Battistini e Casalotti, gli avversari non avevano risparmiato ironia. Ora, però, lo stanziamento dei fondi necessari sta per tramutare un’idea che sembrava azzardata in realtà.
Il governo, infatti, ha dato vita al decreto che stanzia mezzo miliardo di euro per una serie di progetti, tra cui appunto la funivia Battistini-Casalotti. Un vero e proprio colpaccio per la sindaca di Roma, che ora potrà avere a disposizione i fondi necessari per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
Cos’è la funivia Battistini-Casalotti
La funivia permetterà di collegare il capolinea della Metro A Battistini al quartiere Casalotti. Un tragitto di 3,85 chilometri con cinque fermate intermedie (Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus e Collina delle Muse/Gra.) che consentirà di alleggerire il traffico veicolare. Il tutto in 17 minuti e 34 secondi, tramite 200 cabine da 10 posti l’una.
Le cabine potranno peraltro ospitare anche persone con disabilità munite di carrozzelle ortopediche, oltre a biciclette e passeggini. Opportunità offerte dal fatto che ognuna delle sedute è individuale e reclinabile. La portata sarà di 3600 persone all’ora, in ognuno dei due sensi di marcia. Per completarla, saranno necessari 19 mesi di lavori.
Non solo la funivia Battistini-Casalotti
Il decreto rilasciato dal Ministero dei Trasporti, pubblicato il 10 febbraio, non riguarda solo la funivia Battistini-Casalotti. Lo stanziamento complessivo di 500 milioni di euro andrà a coprire anche altri progetti fondamentali. Nel pacchetto sono compresi anche la funivia Eur Magliana-Villa-Bonelli, le tramvie Togliatti e Verano-Tiburtina e l’acquisto di 50 tram.
Va peraltro sottolineato che ad aprile sarà presentato il progetto per la linea tramviaria Termini-Giardinetti-Tor Vergata. Mentre per il mese di giugno è prevista la presentazione del progetto che prevede il tram su Via dei Fori e Via Cavour. La bozza di studio presentata in commissione Mobilità prevede lo spostamento del capolinea facendo arrivare la linea a piazza Vittorio per poi dividerla in due tratte, una in direzione Termini, l’altra fino alla via Prenestina.
Ora i piani della Raggi possono finalmente partire
Per Virginia Raggi si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno. Se sino a questo momento la mancanza di coperture aveva tarpato le ali ai progetti sulla mobilità, ora il decreto del Ministero dei Trasporti le potrà consentire un rilancio in termini di progettualità di non poco conto.
Un rilancio d’immagine che parte proprio dalla funivia Battistini-Casalotti.
Va infatti ricordato come al di là delle ironie che avevano salutato la proposta, questo genere di trasporti sta avendo notevole successo in molte parti del globo. Funivie sono infatti state varate in città come Berlino, Londra, New York, Portland, Rio de Janeiro, Caracas e molte altre. Tutti progetti che hanno dimostrato di funzionare, come si spera possano fare le due messe in cantiere dalla Raggi.