Tra Matteo Salvini e Virginia Raggi non corre buon sangue. Come è stato ancora una volta dimostrato dalla kermesse organizzata dalla Lega a Palazzo dei Congressi, in cui l’ex Ministro degli Interni non si è fatto pregare per attaccare a testa bassa la sindaca. Offrendole ancora una volta l’occasione per rispondere, sotto forma di irrisione alle sue capacità decisionali. Ma andiamo a vedere meglio cosa è accaduto e il botta e risposta, nel quale Salvini non sembra uscire in maniera molto brillante.
Salvini contro la Raggi
Nel corso della kermesse leghista, Salvini ha deciso di puntare su una carta ormai consueta per lui, l’attacco alla sindaca. Lasciandosi andare a battute probabilmente vincenti nel suo elettorato, ma che potrebbero ritorcersi proprio contro di lui. Ad esempio parlando di controlli ai tavolini che i bar utilizzano spesso contravvenendo alle regole. Secondo Salvini i vigili urbani dovrebbero andare invece a controllare i campi rom, come se entrambi i compiti non spettassero loro.
Uno scivolone di non poco conto per un ex Ministro dell’Interno, considerato che la legalità dovrebbe essere rispettata da tutti coloro che risiedono sul territorio nazionale. Aggiungendo poi una domanda che ha poco senso: se il tavolino è un problema di decoro urbano, cosa dire della mondezza? Nei regolamenti che disciplinano la materia, però, l’appropriazione di spazio pubblico da parte dei commercianti non è un problema di decoro e non è vietato. A patto che si paghi lo spazio occupato.
Salvini e i lavori pubblici
Altro tema su cui il leader leghista ha attaccato la Raggi è poi quello dei lavori pubblici. Salvini in questo caso ha affermato che sarebbe tutto fermo e vorrebbe che Roma si riempisse di cantieri. Una stasi derivante dal fatto che la sinistra e il M5S porterebbero avanti una cultura del sospetto a tal proposito.
Anche in questo caso, però, il leader leghista sembra aver calcolato male il suo attacco, considerato ad esempio come proprio pochi giorni fa siano stati stanziati oltre 500 milioni per una serie di lavori, tra cui funivie e tramvie. Soldi stanziati dal governo nazionale solo dopo il suo allontanamento dalla maggioranza. Offrendo così a Virginia Raggi la possibilità di rispondere prendendosi gioco di lui.
La risposta di Virginia Raggi all’ex ministro
La sindaca di Roma, infatti, ha fatto immediatamente pervenire la sua risposta. Impegnata in una visita sull’altopiano carsico, per ricordare le foibe, la Raggi non ha esitato a rilasciare l’ennesima patente di chiacchierone all’ex ministro. Ha sottolineato come proprio Salvini lo scorso anno abbia impedito lo stanziamento di soldi per la capitale. Sfidandolo inoltre a votare un provvedimento parlamentare che affidi a Roma e alle sue istituzioni poteri più ampi, al fine di rispondere ai cittadini capitolini. Una risposta ancora una volta molto affilata e circostanziata.