La sanatoria sulle occupazioni delle case popolari, votata in Regione, sta ulteriormente spaccando il M5S. Soprattutto alla Regione, ove sta riemergendo il dissidio tra l’ala che si richiama a Virginia Raggi e i fedelissimi di Roberta Lombardi. A farne le spese potrebbe essere presto Marco Cacciatore, il presidente della commissione Urbanistica e Politiche abitative. Proprio lui, infatti, ha votato insieme alla maggioranza di centrosinistra il collegato al Bilancio incriminato. Esponendosi al rischio di una prossima espulsione dal movimento.
Sanatoria sulle occupazioni: cos’è accaduto
La sanatoria sulle occupazioni è arrivata in pratica a sancire quanto maturava da mesi all’interno del M5S della Regione. Il gruppo della Pisana, infatti, già nell’ultima parte dello scorso anno aveva mostrato una profonda spaccatura, segnalata dai mezzi di stampa.
Una spaccatura che è il logico risultato della rivalità esistente da sempre tra Virginia Raggi e Roberta Lombardi. Quando la seconda ha negato la possibilità di una ricandidatura della sindaca al Campidoglio, lo scontro da latente si è fatto aperto. Con la Raggi pronta a denunciare gli intrighi della rivale, senza peraltro neanche pronunciarne il nome.
M5S: ora Cacciatore potrebbe essere espulso
La reazione alla decisione di Cacciatore, di votare con la maggioranza, è stata furibonda. Il più diretto è stato Davide Barillari, che ne ha chiesto l’espulsione a stretto giro di posta. Non è stata da meno Valentina Corrado, chiedendo l’immediato allontanamento di Cacciatore in una intervista rilasciata all’Agenzia Dire.
Sembra però abbastanza chiaro come il problema non sia solo Cacciatore, ma anche la politica portata avanti dalla Lombardi. L’ex candidata governatore, infatti, ormai da tempo persegue un accordo tra M5S e PD, per sbarrare la strada alla destra. Una direzione che però è mal digerita da buona parte del movimento.
La posizione della Lombardi
La stessa Lombardi, peraltro, ha per giorni continuato a proporre un atteggiamento costruttivo in relazione al problema della sanatoria. Nei giorni precedenti si era infatti pronunciata a favore della sanatoria, posizione che contrastava nettamente con quella legalitaria del gruppo grillino. Alla fine ha votato contro, insieme a Francesca De Vito, Gaia Pernarella e Valentina Corrado, ma il suo atteggiamento non è passato inosservato.
A molti non è stato difficile poi fare la somma con le dichiarazioni rilasciate qualche giorno prima a proposito della Raggi. Parole che andavano ancora una volta nel senso di un accordo tra M5S e PD, sul quale naturalmente sarebbe stata sacrificata la sindaca. Tali quindi da riaprire le ostilità all’interno del movimento.
M5S: una spaccatura ormai evidente
Va anche sottolineato come Cacciatore non sia stato il solo a portare avanti la posizione della Lombardi. Nelle ore precedenti al voto, infatti, anche Devid Porrello e Valerio Novelli non si erano mostrati contrari all’ipotesi di votare con la maggioranza. Alla fine non hanno però partecipato al voto, lasciando in pratica solo Cacciatore. Che ora potrebbe pagare il suo improvvido comportamento con l’espulsione dal M5S.
La sua espulsione, però, non sembra destinata ad essere l’epilogo di una spaccatura all’interno del movimento fondato da Beppe Grillo. Non solo a livello regionale, ma anche nazionale, ove il divaricarsi delle posizioni è sempre più evidente.