Roberto Gualtieri vince le suppletive Roma 1

E’ stato Roberto Gualtieri a vincere le suppletive per il collegio della Camera di Roma 1. Sarà quindi il Ministro dell’Economia a prendere il posto lasciato libero da Paolo Gentiloni dopo la nomina a eurocommissario.
Si è trattato in pratica di un plebiscito per il rappresentante del centrosinistra. Inficiato però da una affluenza irrisoria, fermatasi appena poco oltre il 17%. Un dato che la dice lunga sul fatto che questa tornata elettorale fosse scarsamente avvertita dagli elettori. Frenati peraltro dalla paura per la sempre più forte diffusione del coronavirus.

Roberto Gualtieri: premiata la coalizione

Le prime parole di Roberto Gualtieri hanno naturalmente esaltato la tenuta della coalizione che sorregge il governo guidato da Giuseppe Conte. Una tenuta che era però largamente scontata, considerato come quello del centro fosse l’unico collegio che aveva premiato il Partito Democratico a Roma, alle precedenti politiche.

Va inoltre sottolineato come Gualtieri fosse una figura assolutamente dominante di queste suppletive. La sua posizione e notorietà ne facevano in partenza un avversario troppo ostico, inducendo il centrodestra al disimpegno o quasi. Si spiega in questa ottica la scelta di Maurizio Leo, che ha ottenuto appena il 26%, un dato molto negativo.

La reazione di Maurizio Leo alla vittoria di Gualtieri

E’ stato lo stesso Leo a commentare il risultato negativo da lui riportato, puntando il dito sullo squilibrio iniziale. Il rappresentante di Fratelli d’Italia ha infatti sottolineato come fosse praticamente impossibile gareggiare contro lo strapotere mediatico consegnato a Gualtieri dall’essere un ministro. Un dato su cui ha invitato a porre rimedio nel futuro.

Leo ha inoltre ringraziato Giorgia Meloni, che si era spesa per candidarlo e affermato che la sua sconfitta rappresenta solo una parziale battuta d’arresto. Resta da vedere se questa battuta d’arresto non sia destinata ad indebolire la stessa Meloni nella battaglia per la leadership del centrodestra capitolino.

Il risultato degli altri

Per quanto riguarda il resto del quadro, va sottolineata anche la netta sconfitta del M5S. Una sconfitta del resto prevedibile, considerato come il movimento fondato da Beppe Grillo avesse riportato un risultato del tutto inadeguato anche nel corso delle Politiche che lo avevano visto trionfare ovunque. Il 4 marzo 2018, infatti, Angiolino Cirulli aveva colto appena il 16,8%, contro il 4,3% di Rossella Rendina in questa occasione.

Nella battaglia a sinistra, da notare la prevalenza di Marco Rizzo (Partito Comunista) nei confronti di Elisabetta Canitano (Potere al Popolo). Il primo ha infatti preso il 2,6%, sopravanzando la seconda di due decimi.
Infine Mario Adinolfi del Popolo della famiglia all’1,3% (432) e Luca Lo Muzio Lezza di Volt allo 0,9%. Risultati del tutto normali per candidature di bandiera che non hanno avuto mai la giusta copertura dei media per poter esplicitare le proprie idee.

L’astensione

L’ultimo dato da mettere in rilievo, è quello relativo all’astensione, che è stata elevatissima. Un dato del resto atteso, dopo che anche a Napoli solo un decimo degli aventi diritto aveva deciso di recarsi alle urne per le suppletive del collegio 7. Anche perché continua ad incombere la minaccia rappresentata dalla diffusione del coronavirus. Solo poco più del 17% ha quindi deciso di partecipare a questa kermesse elettorale, rendendo non molto indicativo il suo esito finale.

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