La Lombardi torna sulla sanatoria delle case popolari

Gli strascichi lasciati dal voto in Regione sulla sanatoria per le occupazioni delle case popolari, sembrano destinati a pesare ancora, sul M5S. Dopo le polemiche che hanno fatto seguito alla decisione di una parte del movimento di votare insieme al PD, ora è Roberta Lombardi a tornare sulla questione. Le sue parole, però, sembrano destinate a rinfocolare le polemiche, invece di sedarle come sarebbe necessario.

La Lombardi contro la mancanza di realismo

“Chi non capisce la sanatoria, vive in un mondo di favole”. Così la consigliera regionale del M5S, Roberta Lombardi, ha commentato le polemiche conseguite al voto della Pisana sulle occupazioni delle case popolari. Il provvedimento votato dall’aula era stato definito da una parte del M5S alla stregua di un vero e proprio regalo fatto ai clan.
Una interpretazione che evidentemente non è piaciuta alla Lombardi. Tanto da spingerla a liquidare in maniera sprezzante i grillini che pure si sono mantenuti fedeli ad una linea vecchia di anni. Un afflato alla legalità che stride, a detta della ex candidata alla guida della Regione, con la realtà delle cose. Una dichiarazione che sembra destinata a far rullare di nuovo i tamburi di guerra all’interno del M5S.

Cosa era accaduto alla Regione Lazio

La polemica è sorta a causa della decisione di una parte del M5S di votare insieme al PD per la sanatoria sulle occupazioni delle case popolari regionali. Proprio per questo motivo Marco Cacciatore, presidente della commissione Urbanistica e Politiche abitative, è ora sotto minaccia di espulsione. A metterlo sotto accusa la fazione legalitaria che si riconosce nelle posizioni di Virginia Raggi. Tanto da far sorgere il sospetto che la diatriba non riguardi le case popolari, ma sia da ricondurre alla rivalità tra la sindaca e la Lombardi. Con l’ex parlamentare messa sotto accusa per la sua propensione ad una pacificazione con il PD, evidentemente non gradita dalla controparte.

La Lombardi sta giocando una partita tutta personale?

Il sospetto che avanza nel M5S è che Roberta Lombardi stia giocando una partita del tutto personale. Come dimostra anche la sua chiusura alla ricandidatura di Virginia Raggi al Campidoglio. Una partita in cui l’asse preferenziale con il PD è lo strumento chiave. Un’alleanza che, però, soprattutto il M5S romano ha mostrato sinora di non gradire. Anche perché avrebbe come contropartita il sacrificio di una esperienza come quella della sindaca.

La quale, a sua volta, sembra ormai ambire ad un ruolo di primo piano in ambito nazionale, magari saldando un asse con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Ovvero proprio quella parte del M5S che da sempre si batte per erodere consenso al PD. Il risultato di tutto ciò potrebbe essere una divaricazione sempre più forte di posizioni all’interno del M5S, a partire da quello laziale. Non resta quindi che osservare gli sviluppi di una guerra latente in atto ormai da mesi.

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