Tutta l’Italia adesso è una specie di zona rossa, anche se il Premier Conte ha sottolineato come si debba parlare di zona protetta e non si zona rossa. Divieto di spostarsi se non per lavoro, emergenze di salute o per cose necessarie. Stop agli assembramenti, bar, ristoranti e pizzerie chiusi dalle 18:00 alle 06:00 del mattino, discoteche, sale gioco e pub chiusi del tutto.
Ma i negozi di generi alimentari restano funzionanti. Evidentemente la paura del coronavirus è aumentata dopo il serrate i ranghi del governo, con l’estensione delle prescrizioni, dalla Lombardia e dalle 14 province zona rossa, a tutto lo stivale. Ieri sera i supermercati aperti di notte sono stati letteralmente presi d’assalto dai clienti alla ricerca di scorte per paura di rimanere senza generi alimentari.
File davanti ai negozi
A Roma ieri sera file ai supermercati dopo la conferenza stampa di Conte. Nessun disordine per carità, perché un po’ ovunque le file dei supermercati sono state composte e lineari, ma si tratta per molti, di una specie di isteria collettiva. A maggior ragione dopo che Conte ha ribadito in conferenza stampa come non c’erano pericoli di stop all’approvvigionamento dei supermercati in nessun paese d’Italia.
Carrelli pieni
Scene strane ieri notte, figlie della paura sempre più forte che il coronavirus ha sugli italiani. Fuori dai supermercati, molte persone avevano due o più carrelli di spesa pieni da scaricare in macchina. Una cosa che è sembrata una autentica esagerazione. Tutto ciò a pochi minuti dalla sottoscrizione del decreto che il governo ieri ha deciso di emanare.