Roma scende in campo anche dal punto di vista della tecnologia per combattere in modo forte e deciso il Covid-19. La risposta “più tecnologicamente avanzata” per ora è stata data dal Campus Biomedico della Capitale, grazie ad un’innovazione decisamente particolare.
La tecnologia contro il Coronavirus
L’emergenza Coronavirus continua ad essere una minaccia per tutta Italia, eppure tutte le città stanno mettendo in campo delle armi sempre più forti per sconfiggere questo virus. In particolare, arriva una risposta e una speranza molto sentita da parte del Campus Biomedico di Roma: addirittura sembrerebbe che la tecnologia ideata per rilevare la presenza o meno del Coronavirus, sia efficiente al 98,5 %.
Il sistema in questione è una sorta di app che permette di rilevare, direttamente da un’analisi effettuata sui polmoni, la presenza o meno di polmoniti. Oltre a questo, l’innovazione in questione permette anche di capire se la polmonite o il disturbo relativo ai polmoni sia causato o meno da Covid-19 oppure da un altro tipo di virus. Si tratta senza dubbio di un sistema importantissimo, anche perché non solo è molto utile, ma è anche molto veloce, dato che è in grado di rilevare in soli 20 secondi la presenza dell’eventuale Covid-19.
I cinesi aiutano Roma
Si deve ringraziare in modo particolare la Cina per la riuscita e la scoperta di quest’innovazione tecnologica che può davvero cambiare le sorti del Coronavirus, sconfiggendolo in modo definitivo. Lo screening infatti, permettendo di capire fin da subito se c’è la presenza del Coronavirus nel corpo della persona, può aiutare tantissimo nella prevenzione precoce, e di conseguenza a sconfiggere il virus.
È stata la Cina la prima ad adottare questo sistema, proprio grazie ai ricercatori di Wuhan, città da cui è partita l’epidemia di Covid-19. Ora quegli stessi medici ed esperti, presenti nel team di 9 professionisti cinesi sbarcati a Roma qualche giorno fa, hanno dato man forte ai ricercatori romani. Ora il sistema è finalmente stato messo a punto, funziona e si attende solamente di metterlo in campo, in modo che sempre più persone possano essere controllate, senza dover attendere la risposta dei tamponi.