Da tappezzeria ad azienda specializzata in produzione di mascherine per contenere il coronavirus. Non è un caso isolato quello della tappezzeria di Ostia che ha cambiato l’oggetto della sua attività, andando a produrre uno degli oggetti più ricercati del momento. Solo che la tappezzeria produceva mascherine non a norma. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza.
Mascherine illegali
La tappezzeria che produceva questo genere di prodotti è stata scoperta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma. La tappezzeria, il cui laboratorio era apparentemente chiuso, è stato oggetto di un blitz della Guardia di Finanza.
All’interno del locale sede della tappezzeria, le attività erano in pieno svolgimento, e si producevano mascherine. Ma si tratta di una attività produttiva, quella legata alle mascherine, che non aveva alcuna autorizzazione dall’Istituto Superiore di Sanita ne tantomeno dall’Inail.
Ostia: l’operazione della GDF
L’attenzione dei militari sulla tappezzeria è scaturita dalla lettura di un annuncio davanti ad un negozio di generi alimentari della zona. Un annuncio che pubblicizzava la vendita di mascherine.
Dall’annuncio i militari sono risaliti alla tappezzeria e li è scattata l’operazione, con la perquisizione dove i militari hanno trovato un operaio in nero e 1500 mascherine pronte alla vendita.
Mascherine e materiale per produrle sequestrati mentre il titolare della tappezzeria è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Roma per i reati di frode in commercio e inottemperanza al provvedimento emanato dal Governo, con diffida a cessare l’attività.