Si approssima l’ennesimo rendez vous nelle file del M5S. Il Consiglio Municipale Roma IV, infatti, il 13 maggio sarà chiamato a discutere la mozione di sfiducia presentata dall’intero gruppo consiliare pentastellato nei confronti di Roberta Della Casa, ovvero il presidente espresso dal voto di 4 anni fa. Un esito che appare scontato, ma che potrebbe innescare l’ennesimo corto circuito nelle file del movimento fondato da Beppe Grillo.
M5S IV Municipio, il casus belli
Secondo alcune cronache, il casus belli della mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti di Roberta Della Casa sarebbe da ricercare nei fondi assegnati agli eventi di Villa Farinacci, che invece i grillini volevano destinare ai bisogni indotti dal coronavirus. Sembra però un pretesto. Il vero motivo risiederebbe invece in un contrasto ormai insanabile. A generarlo la conduzione considerata troppo personale del Municipio da parte della Presidente. La quale, del resto, non ha mai voluto piegarsi alle richieste provenienti dai suoi stessi consiglieri.
La mossa della Raggi
Se alcuni assessori stanno provando a ricucire i rapporti in vista del 13 maggio, già si ragiona su quanto potrebbe accadere nel caso la mozione fosse accolta. In particolare sta prendendo corpo una ipotesi abbastanza clamorosa, che vedrebbe in pratica Virginia Raggi nominare la Della Casa in qualità di commissario. Una mossa dettata dalla necessità di non perdere un altro municipio, peraltro importante come quello del Tiburtino.
L’ex Stalingrado romana, ove la sinistra ha sempre governato, anche durante la sindacatura di Alemanno, è fondamentale dal punto di vista strategico. Proprio per questo la sindaca potrebbe decidere di tutelare la Della Casa, che è del resto una sorta di sua propaggine sul territorio. Tanto da aver spinto più di un osservatore a ventilare l’ipotesi che dietro la mossa dei consiglieri ci sia ancora una volta Roberta Lombardi, acerrima nemica della Raggi.