Mentre centrodestra e centrosinistra si interrogano sul da farsi in vista delle prossime comunali, nella politica romana si torna a parlare di una vecchia conoscenza. Si tratta di Massimo Ghini, il noto attore da sempre vicino alla sinistra, il quale si dichiara pronto a presentarsi come candidato sindaco.
Una provocazione
Lo stesso Ghini ha peraltro fatto seguire al suo annuncio una precisazione, ovvero che la sua candidatura è da considerare una provocazione.
Una precisazione che, però, non sembra precisare nulla, considerato come lo stesso attore ci tenga a sottolineare di vantare esperienze di vecchia data in politica. Tra le quali anche quella di consigliere comunale, in cui comunque non ha brillato particolarmente.
Un amore di vecchia data per la politica
L’amore di Massimo Ghini per la politica è di vecchia data e dimostrata dalla sua militanza nel PCI. Dopo la Bolognina l’attore ha poi aderito ai DS e al PD. Il partito di cui condivide ancora le posizioni e a cui si rivolge direttamente anche in questa occasione. Tanto da affermare: “Noi del partito democratico questa volta dobbiamo far uscire fuori un candidato che faccia avvertire a Roma, la sua empatia e la voglia di lavorare, di sacrificarsi per Roma.”
La necessità di un nome forte
L’autocandidatura di Ghini, però, non sembra avere la sufficiente forza per imporsi in vista di una battaglia che si preannuncia complicata. Se Virginia Raggi riuscisse a spuntare il superamento dello stop dopo il secondo mandato, per il centrosinistra si imporrebbe l’obbligo di cercare nomi di prestigio da contrapporre alla sindaca, la quale potrebbe giovarsi di un maggiore dinamismo nell’ultima fase del suo mandato, nel quale è previsto un piano massiccio di investimenti.
Mentre nel centrodestra si ragiona sull’ipotesi di Giorgia Meloni, anche se l’interessata non sembra propensa ad accettare una seconda candidatura dopo quella del 2016, considerato come una nuova sconfitta ne sancirebbe il prevedibile declino a livello nazionale.