Roma: disordini nella manifestazione di Ultrà ed estrema destra ieri al Circo Massimo

Tensione alta alla manifestazione di ieri di Ultrà, Forza Nuova e altri gruppi di estrema destra che si è tenuta al Circo Massimo a partire dalle ore 15.00. Il sit-in è stato indetto dal movimento di estrema destra e dal gruppo “I Ragazzi d’Italia” che lo hanno lanciato sulla pagina Facebook “Dalle curve alle piazze” per manifestare contro il Governo e la crisi economica causata dal Covid-19. In piazza anche il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. L’evento, a causa di disordini e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, è terminato alle 17:30, un’ ora prima rispetto a quanto stabilito dal programma.

Gli animi si sono infiammati quando uno dei manifestanti ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti, che, in seguito, insieme alle forze dell’ordine, sono stati bersaglio di bottiglie di vetro e altri oggetti scagliati dalla folla, dopo un acceso diverbio esploso tra i manifestanti stessi sfociato in rissa. Il tutto accompagnato da canto dell’inno nazionale, cori fascisti e saluto romano. Domato anche un principio di incendio dagli agenti di Polizia. Dopo diversi minuti di agitazione, i partecipanti hanno indietreggiato e sono poi scesi al Circo Massimo. Esito della giornata: quattordici manifestanti sono stati fermati dagli agenti e uno è stato arrestato.

Misure di sicurezza delle forze dell’ordine

La Questura non si è fatta trovare impreparata all’evento di ieri organizzato dall’ estrema destra italiana, schierando in campo 1.500 uomini tra agenti di polizia in tenuta antisommossa, carabinieri e vigili, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale e anti-Covid di questo periodo. Sono stati necessari divieti di sosta, chiusure stradali per motivi di sicurezza e deviazioni di mezzi di trasporto pubblico.

Reazioni dalla politica

Pd Campidoglio: “Città umiliata da violenti. Assistiamo sgomenti alle dirette e alle immagini che arrivano dalla manifestazione di Forza Nuova al Circo Massimo. Ancora violenza nel cuore di Roma ad opera di gruppi neofascisti e ultrà, questa volta la rabbia antidemocratica si scatena contro i giornalisti a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà”. Così in una nota il gruppo Pd del Campidoglio. “È inaccettabile vedere Roma medaglia d’oro alla resistenza, città della pace – aggiunge – umiliata dall’arroganza di chi conosce solo il linguaggio della violenza”.

Ognibene (LeU): “al Circo Massimo violento fascismo. La vera marcia su Roma violenta e fascista è quella di oggi al Circo Massimo. Questa di oggi è la logica conseguenza dell’esempio dato da Pappalardo, Meloni e Salvini che consapevolmente o inconsapevolmente sono scesi in piazza il due giugno contro tutto e tutti”. Così in una nota il capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio Daniele Ognibene.

Forza Nuova – aggiunge – ha raccolto il testimone e sta mettendo a ferro e fuoco il centro di Roma. È ora che si chiudano i covi dove si pratica il nazifascismo. A via Taranto 57 vi è un pub che gode di impunità. Non si capisce a quale titolo una birreria che espone in ogni dove croci celtiche possa continuare la sua attività politica”.

Sempre Ognibene: “Senza dubbio va applicata la legge che vieta ogni propaganda e riferimento all’apologia di fascismo e per di più in questo luogo che da quello che risulta è occupato abusivamente e infischiandosi di ogni regola vanta anche un’attività commerciale. Va ripristinata la legalità e non si può più vedere che vengano tenuti aperti spazi a chi continua a propagandare idee che hanno lasciato un segno di profondo dolore e sdegno nel nostro Paese. È tornata la strategia della tensione fascista – conclude Ognibene – ed è ora che Salvini e Meloni o prendano le distanze da questi violenti ed abbassino i toni e ritornino al dialogo democratico“.

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