Una indagine scattata dopo denuncia della Tim ha portato a 20 misure di custodia cautelare. A Roma sono finiti nei guai 20 soggetti, 13 agli arresti domiciliari e 7 con obbligo di firma, che trafugavano a scopo di lucro i dati personali dei clienti della Tim.
Tra i provvedimenti emanati dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, figurano anche quelli nei confronti di dipendenti della Tim, evidentemente poco fedeli. Questi dipendenti avevano formato (o facevano parte) di una rete dedita a carpire illecitamente dati personali dei clienti della Tim. Dipendenti che sfruttavano informazioni per contattare i potenziali clienti e lucrare le previste commissioni per ogni portabilità del numero.
Milioni di dati trafugati
Oltre ai dipendenti Tim, il Gip ha ordinato il fermo anche per persone con funzione di intermediario o titolari dei call center. La rete agiva a scopo di guadagno naturalmente e ilo numero delle persone i cui dati sono diventati di dominio della rete di malfattori è imponente. In base alle indiscrezioni infatti, sembra che siano stati oltre 1,2 i milioni di dati trafugati dall’organizzazione.