Un provvedimento inevitabile la chiusura di bar, ristorante, e stabilimento balneare disposta dalla Asl nei confronti del Lido “La Vela” a Ostia. Un lavapiatti in servizio presso il ristorante, è risultato positivo al Covid, probabilmente contagiato dal suo connazionale e coinquilino di casa, da poco tornato da Dacca. Ma il lavoratore sembra che abbia adottato una condotta non in linea con i dettami del governo.
Al lavori nonostante sintomatologia tipica Covid
“Ha lavorato con sintomi e febbre, è un fatto grave”, così l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato ha commentato le notizie che stanno giungendo sul caso del lavoratore del Bangladesh trovato positivo in ospedale, dove era andato per un controllo per dolori alle spalle. “Con la febbre bisogna stare a casa e contattare un medico. Non è possibile che si vada in giro o al lavoro”, così D’Amato critica quello che il lavoratore ha fatto.
Le dichiarazioni dell’uomo
La verità è emersa dalle dichiarazioni dello stesso lavapiatti. “Ha dichiarato di aver avuto la febbre fin dal giorno 14 luglio e dolori muscolari già dal 12 di luglio”, ma ha lavorato presso la struttura fino al 16 luglio. Questa circostanza la considero grave”, queste le parole di D’Amato. Nessuna responsabilità addebitabile allo stabilimento balneare.
Infatti la direzione dello stabilimento, saputa la notizia della positività del suo dipendente, ha deciso precauzionalmente di chiudere bar, ristorante e nel pomeriggio anche lo stabilimento sul lungomare Amerigo Vespucci 120. Una decisione preventiva anche per tutelare la clientela e non generare allarmismi.