Coronavirus, movida da fuorilegge: chiusure a Trastevere e Ponte Milvio

Errare è umano, perseverare è diabolico. La movida romana sembra essere tutto tranne che umana: nonostante gli avvertimenti e le varie sanzioni, ancora si continuano a violare le norme anti-Coronavirus pienamente in vigore. Questa volta, nell’occhio del ciclone ci sono finite le zone della Roma un po’ più chic: Ponte Milvio e Trastevere.

TRASTEVERE – Gli agenti della polizia Amministrativa e Sociale, dopo i vari controlli a tappeto, hanno deciso di mettere i sigilli a quattro locali in quanto i dipendenti non indossassero la mascherina e ci fossero molti assembramenti. Gli esercizi in questione (nei pressi di Piazza Trilussa, ndr) sono un piccolo alimentari gestito da un bengalese, un esercizio etnico ed un ristorante: tutti sospesi a somministrare alcol ben oltre l’orario limite. Poi altri due locali hanno creato assembramenti con sedie e tavoli. La Questura non ha voluto rivelare i nomi delle attività, ma ha reso noto che rimarranno chiuse per uno, due e cinque giorni.

PONTE MILVIO – Per quanto concerne il quartiere Ponte Milvio, il locale è stato sanzionato e chiuso per due giorni a causa del mancato rispetto dei protocolli Covid-19.

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