Un post su Facebook a nome di un personaggio fittizio e inesistente, un tale Manlio Germano, è finito nel mirino della Polizia Postale di Roma. Il post inneggiava alla morte di Willy, ed il vero soggetto autore del post è stato assicurato alla giustizia. Il vergognoso post è stato messo in rete sui social, da un ragazzo di Treviso, un 23enne che adesso è finito nei guai con la giustizia.
Un ragazzo in gamba coi computer, ma non è bastato per farla franca
Un ragazzo di 23 anni residente a Treviso ha pensato bene di scrivere un post che definire vergognoso è limitativo. Il ragazzo, studente universitario, esperto di informatica, ed evidentemente con inclinazioni razziste, aveva manifestato quello che possiamo definire odio o intolleranza razziale, scrivendo e mettendo in rete un post dove definiva eroi il branco che ha ucciso Willy a Colleferro, e chiamando scimpanzé la povera vittima di colore.
La sua bravura con l’informatica forse gli ha fatto pensare di poter fare quello che voleva, ma così non è stato e la polizia Postale di Roma lo ha rintracciato.
Il post razzista e meschino
“Godo che avete tolto di mezzo quello scimpanzé”, questa una delle frasi con cui il ragazzo di Treviso, sotto falso nome, aveva commentato la tragedia di Colleferro. Il personaggio virtuale Manlio Germano, da lui creato è solo una delle bravate informatiche che questo ragazzo aveva fatto.
Adesso che è finito sotto indagine, la Polizia Postale ha ricostruito tutte le sue azioni. Il giovane infatti si connetteva ai social network attraverso provider esteri, con tecniche particolari che lo rendevano di fatto un fantasma, ma che non ha bloccato le indagini di esperti informatici della Polizia Postale.