La tragedia è avvenuta ai Due Ponti, zona Nord di Roma. Qui, un uomo di 36 anni incensurato e originario dello Sri Lanka, è precipitato da un palazzo in cui lavorava come domestico. L’uomo si era spaventato alla vista degli agenti della Polizia e stava cercando di scappare passando dal terrazzo. Un passo falso però lo ha fatto inciampare e lo ha fatto cadere in maniera fatale. Il 36enne è morto dopo la caduta dal balcone, il corpo senza vita è stato ritrovato nella strada che collega via Flaminia a Via Cassia.
Morto dopo caduta dal balcone: i dettagli dell’accaduto
Un uomo di 36 anni è morto precipitando dal terrazzo mentre stava cercando di scappare dalla Polizia. L’uomo, originario dallo Sri Lanka e incensurato, si trovava nell’abitazione della vicina e, vedendo arrivare i poliziotti si è spaventato. Temendo di poter essere arrestato, ha cercato di raggiungere il suo appartamento scavalcando e passando attraverso una terrazza. Preso dal panico, l’uomo è inciampato e si è schiantato al suolo perdendo così la vita. A niente sono serviti i soccorsi arrivati poco dopo sul posto, infatti all’arrivo dei soccorritori il 36enne erà già senza vita a causa delle ferite e dei traumi riportati nella caduta.
I fatti che hanno portato al tragico incidente sono antecedenti alla vicenda. Poco prima infatti gli agenti di Polizia hanno fermato un ragazzo di 17 anni trovandolo in possesso di circa 20 grammi di cocaina presso Via Raffaele Stasi. Subito sono scattati i controlli che hanno portato i poliziotti in un appartamenti di un comprensorio situato in Via dei Due Ponti. Qui abita infatti una donna domenicana di 34 anni, indicata dal 17enne come la fornitrice della sostaza stupefacente in suo possesso.
Sfortuna ha voluto che l’uomo incensurato si trovasse nell’appartamento della donna proprio quando sono scattati i controlli. Preso dal panico, l’uomo che lavorava lì come domestico ha deciso di scappare passando per il terrazzo allo scopo di raggiungere il proprio appartamento. Un passo falso lo ha fatto però precipitare e gli è costato la vita.
Perquisita l’abitazione della donna, gli agenti di Polizia hanno trovato e sequestrato 10 telefoni cellulari che veniva usati dalla donna per gestire l’attività di spaccio. Sono stati sequestrati anche quasi 6.000 euro in contanti. La 34enne è stata così arrestata e portata nel carcere di Rebibbia mentre il ragzzo minorenne in possesso di cocaina è stato denunciato.