Lo scorso martedì alcuni spari contro la porta di casa di una donna hanno allarmato gli abitanti della zona di Pietralata – Monti Tiburtini. Le Forze dell’Ordine hanno immediatamente cercato di far luce sulla vicenda arrivando a comprendere il colpevole degli spari. I colpi di pistola sarebbero infatti partiti da un 37enne che è poi stato arrestato dalla Polizia. Tra l’uomo e la donna padrona di casa ci sarebbero dei vecchi dissidi poi sfociati in questa vicenda.
Spari contro la porta di casa: i dettagli della vicenda
Sono stati tredici gli spari contro la porta di una abitazione dentro cui si trovava una donna e i suoi due figli di 22 anni e 23 anni. La donna, spaventata dai colpi di pistola, ha cercato di scappare dal balcone del primo piano dopo aver lasciato i due figli fuori di casa. Durante il tentativo di mettersi in salvo, la donna 40enne, ha subito alcune contrusioni ed è stata quindi portata in Ospedale per essere medicata.
Il bersaglio sarebbe stata proprio la madre dei due figli. Da una prima ricostruzione fatta dagli investigatori del Commissariato di Sant’Ippolito, diretto da Roberto Cioppa, è emerso che tra la donna e l’uomo accusato per gli spari ci sarebbero stati dei vecchi dissapori. Per comprendere i dettagli della vicenda sono stati utilizzati i reperti della Polizia Scientifica e le informazioni raccolte nel corso del primo intervento da parte degli agenti della Sezione Volanti.
Da qui è emersa la possibilità che l’aggressione derivi da problemi di vecchia data tra la famiglia della donna e altri lavoratori dell’officina meccanica che si trova al pian terreno della palazzina dove sono stati esplosi i colpi di pistola.
Sono state le telecamere di videosorveglianza a incastrare i colpevoli degli spari. I poliziotti hanno identificato tre persone. Un uomo e una donna al momento risultano irreperibili. Il terzo è un 37enne romano che è stato denunciato per tentato omicidio, minacce aggravate e danneggiamento aggravato. Le ricerche proseguono per scovare gli altri due responsabili e intanto si continua anche a cercare l’arma da fuoco da cui sono stati sparati i colpi.