Uno studente della scuola dell’infanzia e primaria Sinopoli-Ferrini a Roma è risultato positivo alla variante inglese del Coronavirus. La scuola del Quartiere Africano è stata chiusa, a comunicarlo è stata la Dirigente scolastica attraverso una circolare. La decisione è stata presa in seguito alla comunicazione dell’Asl Roma 1.
Variante inglese nella scuola Sinopoli-Ferrini
La scuola Sinopoli-Ferrini è stata chiusa a seguito dell’individuazione di uno studente risultato positivo alla variante inglese del Coronavirus. Il plesso scolastico è stato chiuso attraverso una comunicazione della Dirigente scolastica Annunziata di Rosa.
Nella circolare 256 è scritto che «il Plesso Ferrini resterà chiuso a partire da lunedì 22 febbraio 2021». La decisione è stata presa successivamente alla disposizione della Asl Roma 1 e per tale motivo nella scuola verrà fatta «la sanificazione straordinaria dei locali dell’intero plesso (Infanzia e Primaria) ad opera dei collaboratori scolastici nella giornata di lunedì 22 febbraio».
La preside ha anche comunicato a studenti e genitori «la sospensione delle attività didattiche, anche nella forma della DDI, nelle giornate di lunedì 22 e martedì 23 febbraio per consentire lo screening di tutto il personale scolastico (docenti, oepac, collaboratori scolastici) attraverso l’esecuzione di TFN molecolare».
L’attività didattica riprenderà esclusivamente tramite Didattica Digitale Integrata a partire da mercoledì 24 febbraio. Il rientro a scuola dipenderà da quanto esmerso durante le prossime verifiche. Il tutto è quindi legato all’esito dei tamponi del personale. Coloro che risulteranno negativi torneranno a scuola giovedì 25 febbraio «salvo diversa disposizione dell’Autorità Sanitaria».
Tali provvedimenti sono stati presiti «a seguito di conferma presenza di variante di Sars-CoV-2-VOC 2020/2021, lineage B. in uno dei casi attualmente isolati dalla scuola stessa». Questo è quanto si legge nella nota dell’Asl Roma 1.
«Si fa presente come tutte le ramificazioni della catena di contagio attualmente siano sotto controllo attraverso misure di sanità pubblica, già messe in atto in applicazione delle indicazioni ministeriali e regionali previsste in caso di sospetta variante (isolamento, quarantena, programmazione di TNF molecolari a fine quarantena) e non vi sia una situazione di rischio aumentato per quanto riguarda la popolazione studentesca», conclude l’Asl Roma 1 nella sua comunicazione.