I cittadini che abitano nelle zone del Pigneto e di Tor Pignattara hanno chiesto a gran voce una maggiore sicurezza. In questi quartieri ad est di Roma ci sono stati un gran numero di furti in abitazioni, scippi per strada e aggressioni violente. Per far fronte a tale legittima richiesta, i Carabinieri hanno deciso di fare alcuni posti di blocco nelle zone più centrali del V Municipio della Capitale.
Posti di blocco al Pigneto e Tor Pignattara
I quartieri che si trovano nella zona est della Capitale sono da qualche mese presi di mira dai malviventi. Sono decine le denunce di furti, rapine e violenze nell’ultimo periodo e per tale motivo i cittadini hanno chiesto un aiuto alle Forze dell’Ordine.
Il Maggiore Piero Orlando, comandante della Compagnia dei Carabinieri Roma Casilina ha spiegato che proprio gli abitanti della zona sono le prime sentinelle. «Stiamo svolgendo dei servizi straordinari del territorio per dare una risposta alle esigenze e alle istanze di sicurezza dei cittadini, che sono per noi la prima sentinella», ha spiegato Orlando.
Sono stati decisi dei posti di blocco nelle zone centrali del V Municipio di Roma. In particolare sono state prese misure per contrastare i malviventi nelle zone di Pigneto, Tor Pignattara, Prenestino e Marranella. I chek point sono stati decisi per dare risposta alle richieste della popolazione.
Saranno i Carabinieri della Compagnia Casilina e i Militari dell’Arma a controllare la zona. Sono stati disposti blocchi in auto, ma controlleranno anche a piedi e in moto. In particolare i blocchi sono stati imposti in Piazza Roberto Malatesta, in Piazza Marranella, in Via Teano e al Pigneto nella zona dell’isola pedonale.
I cittadini hanno lanciato l’allarme sicurezza anche tramite un gruppo su Facebook. Gli abitanti di questi quartieri hanno raccontato di furti, rapine e violenze successe per le vie e per le piazze della zona. Questo ha portato i Carabinieri ad intervenire.
«Effettuiamo controlli sulle vetture in transito, sulle persone che passano su strada ma anche all’esterno delle metropolitane per verificare la presenza di eventuali borseggiatori e persone sospette in prossimità degli esercizi commerciali», ha spiegato Piero Orlando.