La Regione Lazio sarà di colore giallo anche questa settimana, ma a Roma c’è grande allarme per la variante brasiliana del Coronavirus. L’attenzione si è da giorni spostata proprio sulle varianti del Covid che stanno aumentando di numero in maniera importante. Nella Capitale i casi si stanno moltiplicando e proprio per tale motivo c’è grande appressione da parte della sanità locale e dei cittadini romani.
Variante brasiliana del Coronavirus nella Capitale
Il numero di casi di variante brasiliana di Coronavirus a Roma sta crescendo notevolmente. Proprio per tale motivo sia i cittadini della Capitale sono sempre più preoccupati. Le autorità sanitarie stanno pensando a come riuscire a tenere sotto controllo la situazione prima che precipiti.
Fino a questo momento è stato registrato un caso di contagio di variante a Ostia, uno in zona Marconi, uno nel centro storico e uno ad Acilia. Secondo quanto emerge dagli ultimi rapporti ufficiali dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), la zona più interessata da casi di contagio è quella che si trova a Sud della Capitale.
La variante brasiliana del Covid-19, conosciuta come ceppo P.1, è una mutazione che provoca una maggiore trasmissibilità del virus e inoltre causa anche un maggiore rischio di reinfezione. La paura nella Capitale deriva anche dal fatto che una donna malata di questa variante del virus ha ammesso si utilizzare abitualmente i mezzi pubblici per spostarsi tra le varie zone di Roma prima di contrarre l’infezione.
La donna ha tranquillizzato dicendo di essere in isolamento da 48 ore quando le è arrivato il responso del sequenziamento del virus. Nonostante questo i sanitari sono molto preoccupati. Dal tracciamento risulta che nessuno dei contagiati con questa variente ha fatto dei viaggi all’estero di recente. Si comprende quindi che proprio nel tracciamento manchino dei tasselli fondamentali per poter arginare la diffuzione della mutazione.
«Questo conferma che ci troviamo davanti a varianti che già circolano da settimane», ha spiegato il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e virologo del Policlinico Tor Vergata, Massimo Andreoni. L’esperto ha poi aggiunto che «Qui al policlinico ormai il 46% dei ricoverati ha la variante inglese, che peraltro si sta già modificando in Italia. Per questo dobbiamo accelerare sulla vaccinazione». Una notizia preoccupante che dimostra come le varianti stiano rapidamente contagiando un gran numero di persone,