Piazza Sempione è una dei punti più storici di Roma. Caratterizzata dalla statua della Vergine Maria Madre di Misericordia posta al centro, la piazza è un autentico punto di ritrovo del quartiere Talenti-Montesacro. A febbraio la Giunta Municipale ha deciso di riqualificare la zona rendendola più pratica e moderna con la rimozione della statua.
Questa novità ha creato molto scompiglio nel quartiere creando due vere e proprie fazioni che si sono affrontate prima sui social e poi in piazza: gli attivisti del movimento politico cattolico Militia Christi (non favorevoli alla modifica) e gli antagonisti, coadiuvati dai frequentatori dei centri sociali (ovviamente pro al cambiamento). Dopo vari scontri nei gruppi Facebook, i militanti cattolici hanno deciso di ritrovarsi oggi in piazza per manifestare contro il progetto.
Dall’altro lato della strada, di tutta risposta, c’erano gli antagonisti che hanno organizzato una contro-manifestazione. Le due fazioni non sono mai venute a contatto sotto gli occhi attenti dei poliziotti, accorsi con tanto di reparti mobili antisommossa. Le Forze dell’Ordine hanno poi chiuso l’accesso alla piazza.
Il progetto di riqualifica
La riqualifica delle aree comprese da Piazza Sempione, Via Monte Subasio, Via Monte Tesoro, Via delle Alpi Apuane e la porzione di Corso Sempione compresa tra Piazza Sempione e l’incrocio con Via Maiella, non è stata totalmente accettata dai residenti, ma in cosa consiste il progetto?
Come riporta la relazione redatta dal progettista Maurizio Bradaschia, vagliata dal III Municipio, si tratterebbe del rifacimento del manto stradale (sia carrabile che pedonale) delle zone interessate, l’allargamento dei marcapiedi in via Monte Subasio (dove possibile), l’inserimento di nuovi parcheggi in corso Sempione, lo spostamento della statua della Madonna di fronte alla scalinata della Chiesa e l’aggiunta di un posto auto per i veicoli utilizzati durante le celebrazioni religiose, la pedonalizzazione di Piazza Sempione con panchine in pietra e una corsia preferenziale per i mezzi pubblici.
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