Covid: Coia propone passaporto vaccinale per andare in palestra e a cena

L’assessore alle attività produttive del Campidoglio Andrea Coia ha proposto di utilizzare il passaporto vaccinale per consentire ai cittadini vaccinati di fare alcune attività fino ad ora non permesse per via delle restrizioni causate dal Covid. Coia ha suggerito di introdurre il passaporto vaccinale a Roma per permettere ai romani di tonare in palestra e a cena fuori la sera. L’idea dell’assessore è quella di riaprire ristoranti e palestre permettendone l’accesso esclusivamente a chi è vaccinato.

Andrea Coia propone passaporto vaccinale per andare in palestra e al ristorante

Dalla giornata di ieri, sabato 20 marzo 2021, la Regione Lazio ha messo a disposizione dei cittadini vaccinati un certificato vaccinale. Questo può essere scaricato e stampato allo scopo di documentare il completamento del ciclo vaccinale. Stando agli ultimi dati riportati da SaluteLazio.it, i cittadini della Regione che potranno scaricare l’attestato sono 219.791.

In un’intervista rilasciata al Messaggero, Andrea Coia ha spiegato che la volontà è quella di aiutare i lavoratori dei settori che sono più in crisi per colpa della pandemia in corso. Le regole restrittive per ridurre il numero di contagi di Covid-19 hanno infatti imposto numerose chiusure colpendo in particolare alcuni settori. Tra questi ci sono sicuramente il mondo dello sport, il mondo del turismo e il mondo della ristorazione.

L’assessore alle attività produttive del Campidoglio ha riferito che «Con la zona rossa, c’è poco da fare. Ma quando il livello dei contagi, speriamo presto, scenderà di nuovo ai livelli della zona gialla, dobbiamo farci trovare pronti». A questo scopo, Coia ha proposto di utilizzare i certificati che attestano l’avvenuta vaccinazione allo scopo di «consentire ai ristoranti di rimanere aperti la sera, non solo di giorno, o per le palestre».

L’ipotesi messa in campo dall’assessore ha lo scopo di dare una mano alle categorie di lavoratori che si trovano oggi in difficoltà economica garantendo comunque la sicurezza sanitaria. Secondo Coia è possibile anche far ripartire il turismo permettendo di viaggiare in sicurezza. Proprio per raggiungere questo obiettivo, l’assessore ha proposto anche di far nascere un “bollino Covid free” per gli alberghi. Questo verrebbe assegnato dopo i controlli che verificheranno il rispetto dei protocolli di sicurezza anche per accertarsi che vengano eseguite le dovute sanificazioni.

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