Carlo Calenda appare sempre più lontano dalla coalizione di centrosinistra. Il leader di Azione infatti non ha alcuna intenzione di fare passi indietro e di rinunciare alla corsa per diventare il nuovo sindaco di Roma. Il politico si è candidato in maniera ufficiale a ottobre 2020 e la sua posizione pare davvero irremovibile. La sua candidatura senza l’appoggio del centrosinistra sta suscitando grandi problemi in quanto Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, vorrebbe fare le primarie per decidere un unico candidato per le elezioni di Roma 2021.
Carlo Calenda sempre più lontano dalla coalizione del centrosinistra
Carlo Calenda è sempre più lontano dalla coalizione del centrosinistra. Nonostante Enrico Letta, numero uno del PD, voglia fare le primarie per decidere un unico candidato per le comunali di Roma che si terranno a ottobre 2021, Calenda infatti ha intenzione di candidarsi anche senza l’appoggio della sinistra. Sono sempre di più le dichiarazioni con cui il leader di Azione continua a ribadire la sua volontà di diventare il nuovo sindaco della Capitale.
Tramite il suo profilo social ufficiale, Carlo Calenda ha di recente spiegato nuovamente che non cambierà idea riguardo la sua candidatura. La sua presa di posizione sta complicando molto il lavoro di Letta che si trova a dover scegliere il candidato della coalizione del centrosinistra.
Nonostante si stia parlando di un gran numero di candidati differenti, Calenda ha sostenuto di nuovo di non avere paura di nessuno. «Come ho spiegato molte e molte volte non mi ritiro anche se si candidassero Zingaretti, Gualtieri, Sassoli, Gentiloni, Letta, Madia, Conte, separati o tutti insieme. Unico caso di forza maggiore, Totti», ha scritto il politico.
Poco dopo Calenda è tornato sull’argomento scrivendo «Non vorrei aver messo in imbarazzo Totti. Magari il Pd va davvero a chiederglielo». Un passaggio certamente ricco di ironia che non sarà affatto piaciuto a Letta e agli altri possibili candidati.