Urla, fughe e botte da orbi: questo è stato il copione dello spettacolo raccapricciante andato in scena sabato sera a Villa Borghese. Un gruppo di ragazzi, apparentemente due comitive ma è tutto da accertare, si sono dati appuntamento sui social per fare a botte nel centro di Roma. La polizia ha soccorso un 18enne rimasto ferito che ha segnalato altri tre ragazzi: rischiano la denuncia per rissa aggravata in concorso.
L’apatia dei social e la noia causata dalle numerose restrizioni in vigore portano i giovani a compiere atti profondamente senza senso e molto poco intelligenti. Chiaro esempio di quanto detto è ciò che è avvenuto nella serata di sabato a Villa Borghese: un gruppo di ragazzi si è incontrato nel parco al centro di Roma per scatenare una maxi rissa.
Dalle prime ricostruzioni pare che si tratti di due comitive organizzatesi prima sui social e poi incontratesi per darsele di santa ragione. La rissa è stata segnalata da un passante su viale Washington che ha visto tanti adolescenti rincorrersi, urlare e menarsi pesantemente.
Quando sono arrivate le volanti della polizia si erano già allontanati tutti verso piazzale delle Canestre, tranne un diciottenne che è rimasto a terra perché ferito al volto. I poliziotti, prima di portarlo in ospedale, sono riusciti a fermare tre ragazzi grazie alla sua segnalazione. I giovani teppisti, identificati, rischiano una denuncia per rissa aggravata in concorso. Gli agenti stanno indagando per capire le motivazioni dell’accaduto, ma al momento non sembrerebbe esserci un movente particolare.
Roma violenta
Non è la prima volta che la Capitale si macchia la reputazione per delle maxi risse in centro per opera di ragazzi violenti. A dicembre ci sono state due scontri importanti: uno in centro e uno al Pincio. In entrambi i casi i fermati erano minorenni. Non si riesce a capire cosa scatti nella testa di questi giovani per attirare l’attenzione in una maniera così sbagliata, ma sicuramente va fatto qualcosa per raddrizzare il tiro e cercare di recuperarli.