Roma e Milan su Antonio Conte. Il tecnico salentino potrebbe ritrovarsi in una compagine italiana la prossima stagione: come giocherebbe.
Antonio Conte è pronto a ripartire. Il tecnico salentino vuole tornare in pista dopo la parentesi in Premier con il Tottenham. In questi mesi ha studiato i campionati dall’esterno: si è aggiornato tatticamente e ha messo a punto nuove tecniche di allenamento. È sempre stato un vincente, ma non rispetto ai trofei conquistati: anche quando aveva la bacheca vuota era ossessionato dalla vittoria, al punto da chiamarci sua figlia.
Vittoria come unica parola d’ordine, il solo mantra salvifico nel calcio in grado di fare la differenza tra chi fa la storia e chi la subisce. Questo pensa Antonio Conte, dovunque è andato ha portato al massimo le proprie possibilità e quelle dei collettivi in cui era inserito. Le squadre con lui sono – in qualche maniera – rinate.
Conte tra Roma e Milan
Ecco perchè Roma e Milan potrebbero fare al caso suo: in Italia, per il momento, sono gli unici due progetti che hanno bisogno di essere rivitalizzati. Dalle parti di Trigoria hanno ripiegato su Daniele De Rossi. L’ex capitano ha 6 mesi di contratto: farà il traghettatore fino a giugno in attesa di capire cosa fare dopo l’esonero di Mourinho.
Se DDR riuscirà a portare la Roma in Champions sarà riconfermato, altrimenti aria nuova e Antonio Conte potrebbe subentrare dal prossimo anno. Stesso iter a Casa Milan, con la differenza che Pioli sta già vivendo da separato in casa: il club rossonero è consapevole che questo sarà l’ultimo anno per l’ex tecnico della Fiorentina.
Gli intrecci di mercato
Non è stato esonerato prima soltanto per mancanza di alternative, come dimostra il tweet pubblicato (e poi eliminato) dopo il pareggio contro la Salernitana. Quel frangente è stato il punto di non ritorno. Con Antonio Conte che, invece, potrebbe tornare a Milano. Sponda opposta dopo essere stato due anni in nerazzurro.
Guai a chiamarlo Derby. Conte si definisce un professionista. Va da chi offre di più: non solo in termini di stipendio. Quindi, due fuochi al cospetto dell’ex C.T. della Nazionale. Roma o Milan, entrambe grandi opportunità ma come giocherebbe l’ex allenatore del Tottenham. La situazione – almeno sul piano tattico – è chiara: l’ex bianconero predilige un solo modulo, il 3-4-2-1 che in fase di possesso diventa 3-4-3 per passare al 5-4-1 senza palla.
Come potrebbe giocare
All’Inter giocava in maniera atipica, utilizzando una linea di centrocampo piuttosto forte composta da Hakimi, Barella, Brozovic e Young (quando non c’era Eriksen) supportati dai due trequartisti di riferimento con molto spazio di manovra: il primo era Lautaro (argentino che agiva in fase arretrata rispetto alla sua naturale predisposizione), il secondo Perisic.
In attacco Lukaku. Proprio questo tratto potrebbe essere utile alla Roma: attualmente Lukaku è a Trigoria e, qualora dovesse rimanere, Conte troverebbe – in caso di approdo – una vecchia conoscenza. Allora il modulo potrebbe essere così congeniato: difesa a 4 con Smalling (se rimane); Mancini; Celik; Karsdorp in fase di esterni; al centro dei 4 Cristante e Pellegrini; sulla trequarti la coppia Paredes; Dybala; in attacco il solo Lukaku come ai tempi dei nerazzurri.
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Nel Milan, invece, sarebbe tutta un’altra storia: i rossoneri sarebbero posizionati con il trittico di difesa con Tomori, Kjaer e Gabbia. Seguiti da Hernandez, Adli, Reijnders e Thiaw ad agire da esterno alto. I due trequartisti, a supporto dell’unica punta Giroud, sarebbero Loftus-Cheek e Leao. Una corazzata pronta ad affrontare qualsiasi avversario. Ora non rimane altro che scegliere: c’è ancora tempo, non troppo. L’estate è sempre più vicino, proprio come la resa dei conti di una carriera in divenire attualmente divisa fra Roma e Milano.