“Un viaggio tra passato e presente”, così Mahmood ha definito la canzone che ha presentato a Sanremo. Ma a chi ha dedicato veramente, durante la settantaquattresima edizione di Sanremo, il brano?
Ha solcato il palco dell’Ariston già tre volte, in due casi ha inanellato due vittorie. Mahmood, pseudonimo di Alessandro Mahmoud, torna a Sanremo per la quarta volta con un brano nostalgico, pieno di riferimenti tra passato e presente. Una “dedica” musicale come fosse una lettera, una confessione in sospeso che l’artista affida a note e voce. Ma a chi è veramente dedicata la canzone “Tuta Gold” che ha portato alla settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo?
Chi c’è nel cuore di Mahmood? Indiscrezioni
Dopo “Soldi”, che lo ha consacrato al successo nel 2019, e “Brividi” nel 2022 in compagnia di Blanco, Mahmood torna sul palco di Sanremo per la quarta volta, con un brano dal gusto “club e funk”, come anticipato dallo stesso autore in un’intervista su RaiPlay. È ancora un mistero l’identità del protagonista del brano. Alcuni sospettano siano reminiscenze della storia che, secondo il settimanale Chi, il cantante avrebbe avuto tempo addietro con il toscano Lorenzo Maria Marcucci.
I due, come raccontato dal settimanale sarebbero “stati persino immortalati sotto casa del misterioso lucchese mentre si scambiavano effusioni, eppure Mahmood non ha mai voluto etichettare il proprio orientamento sessuale”. Da allora però di hit e acqua sotto i ponti ne sono passati parecchi, mentre oggi sembra che Mahmood sia legato a Manuel Rios, anche se sono ancora voci di corridoio che non trovano conferme. Mahmood, soprattutto, non solo non ha mai confermato la sua omosessualità, ma ha preferito sempre glissare il suo orientamento per discrezione e riservatezza.
Di cosa parla “Tuta Gold” di Mahmood a Sanremo
Più che a una persona, “Tuta gold” è stato definito da Mahmood come “un viaggio tra passato e presente”. Un’esperienza che il cantante ha voluto rivivere affidandosi alla musica. “Il protagonista è un ragazzo che inizia a guardarsi indietro – ha dichiarato l’artista a Tv Sorrisi e Canzoni – “che ripensa alla sua vita fino a quel momento”.
Come emerso durante l’esibizione, la canzone parla di un ragazzo che si trova fuori dalla tenda di un rave party e lì riflette sulla sua adolescenza, su cosa l’ha ferito nel passato e come questo l’abbia reso poi forte. È lui che indossa la famosa “tuta gold”, una tuta in acetato. Quindi, Mahmood si apre al pubblico con un ricordo molto lontano. La tuta, in particolare, rappresenterebbe un “Simbolo di comodità e al contempo ha un grande significato: nel posto più comune e nel capo più semplice di tutti si può trovare qualcosa di speciale”.