L’omicidio risale alla sera dell’8 marzo dello scorso anno, quando la vittima – Roman Stefan Mihai, muratore romeno di 33 anni – venne freddato in strada con due colpi di pistola.
Questa mattina i carabinieri della compagnia Montesacro hanno tratto in arresto tre persone, accusate – a vario titolo – di omicidio aggravato.
Svolta nell’omicidio di Casal de’ Pazzi: tre arresti
C’è un’importante svolta nei drammatici fatti di Casal de’ Pazzi. Questa mattina, i carabinieri della compagnia Montesacro hanno tratto in arresto tre persone, accusate di essere il mandante, l’esecutore materiale e lo specchiettista della banda criminale. I fatti risalgono al marzo dello scorso anno, quando un muratore romeno di 33 anni – Roman Stefan Mihai – venne ucciso a colpi di pistola in via Selmi.
I killer, entrambi a volto coperto, agirono a bordo di una moto di grossa cilindrata, con cui poi si diedero alla fuga. Le indagini dei militari dell’Arma hanno identificato i tre complici: si tratta di un giovane di 27 anni, ritenuto l’esecutore materiale del delitto e già in carcere per altri reati. Alla guida della moto c’era un uomo di 37 anni, romano e con diversi precedenti penali. Mentre lo specchiettista, colui che nel gergo criminale indica la vittima da colpire, sarebbe un giovane di 29 anni, italiano, senza precedenti. I tre sono accusati – a vario titolo e in concorso – di omicidio aggravato.
Alla base del delitto ci sarebbero stati vecchi rancori tra la famiglia della vittima e quella dell’esecutore materiale del delitto.
I killeri immortalati dalle telecamere di sorveglianza
La sera del delitto, Roman Stefan Mihai, che di professione faceva il muratore ed era padre di due bambini di 9 anni, venne colpito mentre camminava sul marciapiede in via Selmi, a poche decine di metri da casa. Da tempo pare si sentisse minacciato e temeva per la sua vita, tanto che – come riferisce Romatoday – poco prima di essere ucciso, avrebbe chiesto ad alcuni amici di occuparsi dei suoi figli, nel caso in cui gli fosse successo qualcosa.
Quella sera, il passaggio della moto utilizzata dai due sicari venne immortalato dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Fondamentali, ai fini delle indagini, sono state proprio le immagini catturate dagli apparecchi di videosorveglianza. La vittima fu colpita all’addome e al fianco e per quando i soccorsi arrivarono sul posto, per il giovane muratore non c’era ormai più nulla da fare.
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