Dopo l’annuncio della localizzazione del sito che sarà adibito a nuova discarica, quello di Monte Carnevale, ora Virginia Raggi si ritrova nella necessità di frenare. Il motivo risiede in particolare nel fatto che sulla questione la sindaca non ha la maggioranza. Il M5S, infatti, si è immediatamente spaccato su impulso di Simona Ficcardi, la consigliera che sulla questione di Malagrotta si era spesa a lungo negli anni passati, tanto da costringere la Raggi a prendere in considerazione l’ipotesi di tornare sui suoi passi.
Il M5S fa rullare i tamburi di guerra
Se la Ficcardi sembra decisa a non cedere sul punto, il presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco si è a sua volta attivato incontrandosi con la prima cittadina e la presidente del XII municipio Silvia Crescimanno.
L’incontro è stato segnato dall’apertura di uno spiraglio, ovvero la possibilità di presentare un dossier in cui verrebbero evidenziati gli elementi che impedirebbero l’apertura della discarica a Monte Carnevale.
Lo stesso Diaco ha poi dichiarato che la volontà politica condurrebbe verso l’individuazione di altre soluzioni. Tanto da spingere la Raggi a rassicurare la Regione sull’area individuata, affermando però, al contempo che ove i municipi evidenziassero la violazione di norme diventerebbe impossibile procedere.
Il fastidio della Regione
La posizione ondivaga della Raggi ha però destato fastidio nella maggioranza regionale. Tanto da far levare voci che vorrebbero Zingaretti pronto a commissariarla sulla gestione dell’immondizia. Ipotesi che potrebbe diventare realtà dopo il 16 gennaio. Proprio quel giorno, infatti, chiude la discarica di Colleferro e dovrà già essere stata indicata l’area definitiva.
A rendere ancora più intricata la questione c’è poi l’accordo raggiunto a fine dicembre tra Regione e Comune di Roma. Tra le altre cose prevedeva che in cambio dell’indicazione della nuova discarica entro il 31 dicembre, la Regione avrebbe tolto dal piano rifiuti in approvazione il sub Ato, ovvero l’obbligo per Roma di chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno della città. In parole povere, Roma non sarebbe costretta a costruire una discarica all’interno delle mura cittadine. A rendere tale la soluzione sarebbe la manutenzione straordinaria dell’impianto di Rocca Cencia, ove la capitale continuerebbe a portare i rifiuti.
Nuova discarica: perché Monte Carnevale
Perché la prima indicazione è stata quella di Monte Carnevale? La risposta è abbastanza semplice e non dipende solo dalla volontà di non andare a rovinare altre parti del territorio, come era stato detto in un primo momento.
L’altra ragione è da cercare nei tempi tecnici. Per aprire la nuova discarica a Monte Carnevale servirebbero infatti tra i 6 e gli 8 mesi. Si tratta quindi di un lasso di tempo molto inferiore a quello necessario per altri siti individuati nel documento tecnico. Mentre sarebbe ancora di meno, intorno ai 60 giorni, quello che concluderebbe l’iter per la concessione delle autorizzazioni obbligatorie al fine di accogliere i rifiuti urbani.