La prevista chiusura della galleria Giovanni XXIII sta sollevando molte proteste. A provocarle è la constatazione che nei cinque mesi dei lavori di rifacimento e manutenzione, il traffico nella zona potrebbe letteralmente collassare. Proprio per questo i residenti si stanno attivando per convincere le autorità preposte a rinviare il tutto. Con una serie di argomenti che potrebbero fare breccia nella controparte.
I residenti raccolgono firme
La prima protesta è arrivata dai residenti, che si sono attivati con una petizione online. Il documento, contenente la richiesta di un rinvio, ha subito raccolto migliaia di firme. Ad essi si sono poi aggiunti i commercianti della zona e i Municipi interessati. Il motivo della resistenza deriva dalla constatazione di una serie di fattori tali da far prevedere grandi problemi per l’intero quadrante.
Il primo è quello collegato al fatto che su Via Aurelia sono ancora in atto lavori di manutenzione i quali andrebbero a mixarsi con la chiusura della galleria e con quella delle stazioni della Metro A di Cornelia e Baldo degli Ubaldi. Tra coloro che potrebbero trovarsi in difficoltà per la congestione del traffico ci sono in particolare i mezzi di soccorso, durante le urgenze.
Rinviare i lavori all’estate
Preoccupazioni tali da spingere i soggetti interessati a chiedere alla sindaca Virginia Raggi il rinvio dei lavori alla prossima estate. Nel corso della stagione calda, infatti, la chiusura delle scuole e il parziale svuotamento della città potrebbero rendere minore l’impatto dei lavori. Una richiesta che ha trovato parere favorevole nei Municipi interessati e che quindi potrebbe essere accolta senza eccessive difficoltà. Anche perché ad essere contestati non sono i lavori sulla galleria, ritenuti indispensabili per motivi di sicurezza, ma la tempistica.
Perché i lavori alla galleria Giovanni XXXIII sono necessari
I dubbi espressi da cittadini e commercianti non devono però far dimenticare come i lavori previsti all’interno della galleria Giovanni XXIII siano assolutamente necessari. Lo stato della pavimentazione stradale, infatti, è stato all’origine di numerosi incidenti nel corso degli anni. In particolare il loro ripetersi durante gli ultimi mesi è suonato alla stregua di un campanello d’allarme che non può essere più sottovalutato.
Se è vero che si prospettano cinque mesi molto impegnativi per tutta la zona, che potrebbero essere contrassegnati dal caos soprattutto in occasione di eventi sportivi o culturali, è abbastanza evidente la necessità di interventi. Ora tocca al comune decidere se accogliere le richieste provenienti dal territorio o andare avanti come previsto.