Il problema della sicurezza stradale è molto avvertito a Roma. Non fa eccezione il XV Municipio, che ha infatti deciso di approvare un documento sulla sicurezza stradale di Corso Francia e dei quartieri limitrofi. Un pronunciamento tanto più importante proprio alla luce del tragico incidente accaduto nella notte tra il 21 e il 22 dicembre. Documento che è stato sottoscritto all’unanimità dall’intero Consiglio municipale proprio per dare un segnale ancora più forte in tal senso.
Sicurezza stradale: le parole di Stefano Simonelli
Era stato Stefano Simonelli, il Presidente del Municipio, a dichiarare prima della votazione in aula la necessità di dare vita ad un’azione mirata sul territorio. Da mettere in pratica prima che accadano altre tragedie come quella in cui hanno perso la vita Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann.
Lo stesso Simonelli ha poi ricordato che gli obiettivi da perseguire sono due: impedire il ripetersi di azioni scorrette e migliorare e aumentare la consapevolezza del rischio, in particolare tra i più giovani. Proprio in tal senso va inteso il percorso di sensibilizzazione intrapreso nelle scuole del Municipio. Un percorso che ha avuto il suo avvio all’Istituto Comprensivo Via Nitti, con un incontro cui hanno partecipato anche i genitori delle due sedicenni morte a Corso Francia.
Cosa dice il documento approvato
Il documento approvato intende accendere i riflettori sulle problematiche riguardanti la sicurezza stradale nella zona. Tra le quali sono indicate non solo la velocità, ma anche la mancanza ricorrente di una adeguata illuminazione, gli attraversamenti pedonali scarsi o mal funzionanti e le pessime condizioni del manto stradale.
Lo stesso documento ha peraltro ricordato come la situazione di Corso Francia fosse già stata denunciata dai comitati di quartiere. In particolare era stato fatto presente come la strada fosse ormai diventata una vera e propria autostrada, nonostante la presenza dei limiti di velocità.
Le richieste dei comitati di quartiere
Proprio i comitati di quartiere hanno voluto allargare il loro intervento, passando dalla denuncia all’indicazione delle possibili soluzioni. Tra di esse l’adozione di impianti di attraversamento dotati di led, la creazione di barriere anti-attraversamento e l’innalzamento dei guard-rail. Inoltre si richiede l’installazione di limitatori di velocità non solo mobili, ma anche fissi, di reti anti-scavalco, di siepi spartitraffico. E ancora il ricorso alla segnaletica ad alta visibilità e alle bande sonore.
Richieste cui i firmatari del documento hanno aggiunto la temporizzazione a countdown. Grazie ad essa, infatti, diventa possibile avvertire gli utenti dei tempi rimanenti per l’attraversamento e dare loro modo di valutare se possano bastare per un percorso lungo e impegnativo.