Il nuovo anno porta novità di non poco conto per i dipendenti di Roma Capitale. Il buono pasto, infatti, vede il suo valore nominale salire da 5,25 a 7 euro, a partire dal prossimo mese di marzo. Non si tratta della sola novità: il buono, infatti, sarà corrisposto in versione elettronica.
A prevederlo è una delibera approvata dalla giunta capitolina, grazie alla quale il Comune di Roma si adegua al resto della penisola. Una constatazione recepita da Virginia Raggi che ha voluto in tal modo spiegare la sua decisione. Una decisione peraltro in controtendenza con le precedenti amministrazioni, se si pensa che sotto Ignazio Marino si era avanzata l’ipotesi di ridurre l’importo dei buoni pasto o addirittura di eliminarli.
Dipendenti Roma Capitale: le dichiarazioni della sindaca
E’ stata proprio la sindaca a spiegare la ratio del provvedimento. Virginia Raggi ha infatti ricordato come i 7 euro in questione siano una consuetudine nelle strutture pubbliche peninsulari. Ove peraltro non sono poche quelle in cui tale valore viene oltrepassato, in media di mezzo euro.
Proprio per questo l’adeguamento non deve essere inteso come un privilegio, bensì alla stregua di un atto riparatorio, teso a mettere i dipendenti comunali romani sullo stesso piano degli altri. Un’anomalia eliminata grazie al risanamento dei bilanci, all’abbattimento degli sprechi e all’ottimizzazione delle risorse disponibili.
Dipendenti Roma Capitale: le parole di De Santis
Anche l’assessore al Personale, Antonio De Santis, ha voluto commentare il provvedimento, ponendo un accento particolare sulla svolta green impressa. La transizione al formato elettronico, infatti, permette di togliere di mezzo 4 milioni di fogli all’anno, con risparmi in termini economici e un impatto positivo a livello ambientale.
La maggiore sostenibilità si accompagnerà poi ad una modernizzazione degli uffici. Il tutto all’interno di un percorso teso a rigenerare la macchina amministrativa di Roma, rendendola più adeguata alle sfide del futuro. Almeno nelle intenzione dell’amministrazione capitolina.
La conferma di un proposito già annunciato
La delibera approvata rappresenta in pratica la conferma di quanto era stato annunciato da Virginia Raggi alla fine del 2019. La sindaca, infatti, aveva inviato una lettera sugli account di posta elettronica dei 23mila dipendenti comunali annunciando l’aumento del buono pasto da 5,25 a 7 euro. Una mossa che era piaciuta ai sindacati, che del resto avevano avanzato più volte richieste in tal senso, in modo da sanare una discriminazione.
La loro approvazione era stata espressa in una nota rilasciata in maniera congiunta dalle rappresentanze sindacali. Cgil, Cils e Uil avevano poi ricordato che il lavoro portato avanti ha comportato la sottoscrizione di due contratti decentrati a Roma Capitale dal 2017 ad oggi. Risultati che si sommano alle recenti procedure per la progressione economica orizzontale.