La Regione Lazio taglia l’assistenza ai disabili

Sta suscitando grandi polemiche la decisione presa dalla Regione Lazio per quanto concerne i disabili gravissimi. Sono infatti state tagliate le ore di assistenza domiciliare che erano prima assicurate a questa particolare utenza. Con conseguenze che rischiano di rivelarsi devastanti per le 600 famiglie interessate.

A denunciare l’accaduto sono state proprio le associazioni che riuniscono i familiari, nel quadro di una serie di iniziative che si prefiggono di costringere Nicola Zingaretti a tornare sui suoi passi. Iniziative che stanno intercettando il sostegno di un gran numero di cittadini.

Cosa è accaduto

Sotto accusa è il decreto approvato dalla Regione Lazio il passato 30 dicembre, con lo scopo di riorganizzare le cure domiciliari. Proprio al suo interno è previsto il taglio delle ore dedicate ai disabili gravissimi, anche da 24 a 7. Una decisione che potrebbe costringere i familiari delle persone interessate a dedicarsi a tempo pieno ai malati, spingendoli quindi a licenziarsi dal lavoro.

A denunciare il tutto è stata in particolare Paola Desideri, mamma di una ragazza di 13 anni colpita da una malattia rara mitocondriale e vicepresidente dell’associazione Mitocon onlus. Proprio lei ha dato vita ad un gruppo Facebook “Fiere x Forza”, che ha presto radunato un gran numero di persone.

Regione Lazio sotto accusa

La stessa Paola Desideri è poi intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Un intervento che ha naturalmente stigmatizzato la decisione assunta dalla Regione Lazio verso l’assistenza ai disabili.

A rendere incandescente la situazione è anche il fatto che dalla Pisana, nei giorni passati, erano giunte rassicurazioni che non sarebbe cambiato nulla. Non è stato invece così e già molte delle famiglie interessate si sono viste tagliare l’assistenza domiciliare.

La risposta della Regione Lazio

Il montare delle polemiche ha naturalmente costretto la giunta regionale a rispondere alle preoccupazioni delle famiglie. In particolare è stato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ad attivarsi per convocare una riunione con i rappresentanti delle principali associazioni di pazienti. Costretto proprio dalla denuncia di quanto stanno facendo le Asl, prendendo alla lettera il decreto di fine anno.

Naturalmente per l’opposizione è stato facile cavalcare l’ondata di proteste. Chiara Colosimo, consigliera di Fratelli d’Italia, ha avuto buon gioco nel denunciare la vera e propria trasformazione cui sta andando incontro l’assistenza domiciliare. Una riorganizzazione che, secondo lei, avrebbe il compito di favorire le società e cooperative di servizi già operanti. Le stesse che ormai da tempo si aggiudicano gli appalti in questione.

La petizione su Change.org

Tra le tante iniziative che sono sorte a sostegno delle famiglie dei disabili gravissimi, c’è anche la petizione lanciata su Change.org, nel tentativo di allargare il fronte degli oppositori. A lanciarla è stato Domenico Brocato, padre di un ragazzo affetto da una sindrome metabolica rarissima e molto grave, che comporta tetraplegia e tracheostomia. Ora sta alla Regione Lazio trovare una soluzione ad una situazione gravissima.

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