Il duello tra Virginia Raggi e Matteo Salvini ormai è a tutto campo. Il nuovo motivo di scontro è rappresentato da Ostia, ove il Movimento 5 Stelle vuole procedere con l’abbattimento del lungomuro. Si tratta della struttura che ormai da anni impedisce ai cittadini di godere liberamente del mare.
La sua eliminazione era uno dei punti qualificanti per programma grillino per Ostia. La questione è tornata nuovamente d’attualità in Consiglio municipale, con il centrodestra compatto nell’impedirne la discussione. Provocando la forte risposta della sindaca e il nuovo scontro con il leader leghista.
Ostia: cosa è accaduto in consiglio municipale
Il casus belli è stato in questa occasione l’atteggiamento del centrodestra, che ha impedito la discussione del progetto di abbattimento del lungomuro in aula. Un atteggiamento che ha spinto la Raggi a pronunciare parole di fuoco contro la coalizione avversaria, accusandola di essere a favore dell’illegalità, dalla parte di chi per decenni ha sottratto un bene pubblico alla cittadinanza.
Per capire meglio la questione, va ricordato che l’abbattimento in questione è parte integrante del programma del M5S. Un vero e proprio cavallo di battaglia che ha spinto la Raggi a spendersi in prima persona nella battaglia ormai in atto.
Ostia: la risposta di Matteo Salvini
Alle parole di Virginia Raggi ha fatto riscontro, come ormai consuetudine, la risposta di Matteo Salvini. Il quale, però, sembra voler evitare di affrontare direttamente la questione, affermando: “Ritengo che Ostia abbia dignità per diventare Comune, io sono autonomista sempre e comunque.
Sono oltre 200mila abitanti, stiamo parlando di una delle prime città del Lazio. Se il Comune fosse presente sarebbe diverso”. Mentre è stato più diretto Claudio Durigon, coordinatore della Lega a Roma. Secondo lui dalla Raggi arriverebbero “chiacchiere al vento”, in quanto il suo partito è da sempre schierato contro la mafia. Che però non è stata chiamata in ballo dalla sindaca.
Un duello destinato a proseguire a lungo
Come è facile capire, ormai tra Virginia Raggi e Matteo Salvini è guerra aperta. Il leader leghista è alla ricerca di visibilità a Roma, per ovviare alla mancanza di una classe dirigente locale. Per farlo ha evidentemente scelto come bersaglio la sindaca. La Raggi, a sua volta, ha capito che il modo migliore per recuperare consensi è proprio quello di ergersi a vero e proprio contraltare di Salvini.
Non si fa pregare quindi per lanciare una bordata dietro l’altra, cercando in particolare di mettere in evidenza l’inconsistenza progettuale del leader leghista. Ne consegue una vera e propria escalation che, paradossalmente, potrebbe alla fine avvantaggiare entrambi i protagonisti.