Torna l’Europa League, con le gare di ritorno dei sedicesimi di finale in cui è impegnata la Roma. La squadra giallorossa è attesa dal Gent, dopo la vittoria con il minimo scarto ottenuta all’andata. Un impegno che può dire se i giallorossi stanno uscendo dalla crisi post natalizia o meno. Una loro eliminazione avrebbe comunque del clamoroso, considerato il dislivello di partenza a loro favore. Almeno sulla carta.
Europa League: quale Roma attendersi?
Naturalmente c’è una certa curiosità per la Roma, anche alla luce dei segnali di risveglio offerti contro il Lecce nell’ultima uscita. Se però contro i salentini tutto è filato liscio sin dall’inizio, solo tre giorni prima, proprio con il Gent, la sofferenza era stata notevole. Va comunque ricordato che i giallorossi potrebbero passare anche con una sconfitta con il minimo scarto, a patto di segnare almeno una rete. Il Gent dovrà quindi attaccare sin dall’inizio e potrebbe prestare il fianco al contropiede romanista. Un copione tattico che la Roma ha dimostrato più volte di gradire, nel corso delle gare sin qui disputate.
L’importanza di Mkitharyan
Tra i giallorossi più attesi in questa tornata di Europa League c’è Mkitharyan. L’armeno anche con il Lecce ha messo in evidenza la sua classe cristallina, segnando una rete e fornendo un assist. In assenza di Lorenzo Pellegrini spetterà a lui il compito di rifinire le azioni d’attacco.
Oltre a lui, dovrà essere Chris Smalling a caricarsi la squadra sulle spalle, dall’alto di una lunga esperienza internazionale. L’inglese è ormai la figura dominante della difesa e spera non solo in una conferma alla fine dell’anno, ma anche di partecipare all’ormai prossimo Europeo.
Europa League, ora è un obiettivo importante
L’Europa League è ormai diventato l’obiettivo prioritario della Roma, per questa stagione, dopo l’eliminazione in Coppa Italia e le difficoltà per il quarto posto. Anche da un punto di vista economico la seconda competizione europea assume un rilievo sempre maggiore, in vista del passaggio societario, da Pallotta a Friedkin.
Proprio in relazione all’operazione, sono da registrare le voci che vorrebbero ormai imminente il closing, praticamente questione di ore. In attesa dell’ufficialità, sono da registrare anche le prime voci di mercato, da prendere naturalmente con le molle.
Che Roma sarà, quella di Friedkin?
Se da qualche parte si afferma che Friedkin non sarebbe intenzionato a fare follie, c’è anche da sottolineare come le regole dell’UEFA consentano alle nuove proprietà maggiori margini di movimento per il primo anno. Margini che la nuova proprietà potrebbe utilizzare per dare vita ad un mercato più logico, con le cessioni non più motivate da necessità di fare cassa, ma di eliminare i rami secchi.
Intanto si torna a parlare di Dries Mertens, un profilo che è stato più volte accostato alla Roma, negli ultimi mesi. Il belga è infatti in scadenza di contratto e la Roma potrebbe puntare su di lui per rafforzare l’attacco, senza svenarsi. Considerato quanto fatto vedere anche contro il Barcellona, negli ottavi di finale di Champions League, potrebbe essere il profilo giusto per il prossimo anno.