Coronavirus a Roma, oltre al Columbus, si cerca di creare un terzo polo

Mentre inizia a Roma la pulizia delle strade per disinfestarle e aiutare a contenere il contagio da Covid-19, l’emergenza sanitaria chiede nuovi ospedali, nuovi posti letto per i malati da coronavirus. Servono posti sia di degenza normale che di terapia intensiva. E questo è il noto della questione, perché al nord, in Lombardia soprattutto, le strutture sanitarie sono prossime al collasso. A Roma è quasi operativo il Covid Hospital al Columbus, ma non basta, si cerca posto per un altra struttura di emergenza.

Servono posti letto

Il Columbus a Roma lunedì aprirà una prima area e sarà subito di supporto all’Istituto Spallanzani. E molto presto sarà aperto del tutto, in modo tale da aiutare tutta l’Italia a gestire gli ammalati da coronavirus. Ma non basta, serve di più. A Milano per esempio, stanno studiando come aprire una specie di enorme ospedale, nella zona Fiera. A Roma oltre al Columbus di cercano altre aree dove aprire un terzo polo sanitario.

I numeri spingono a munirsi di strutture

“Se riusciremo a contenere l’infezione e arrivare al picco restando sotto i 600 malati, sarà un successo”, questo ciò che fanno sapere dall’assessorato alla sanità della Regione Lazio. Secondo gli amministratori locali di Roma Capitale, il picco dei contagi è atteso per il fine settimana prossimo. Nel frattempo si cercano nuove aree per creare il terzo polo sanitario a Roma. La scelta potrebbe ricadere sull’Eastman, l’ospedale odontoiatrico legato al Policlinico. Diventerebbe così attivo un terzo polo sanitario che affianchi lo Spallanzani e il Columbus.

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