Negli ultimi giorni si sono accavallate una serie di voci sulla trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per il cambio di proprietà nell’AS Roma.
Secondo alcuni l’affare sarebbe sul punto di sfumare, mentre per altri osservatori è tutto normale, alla luce della crisi innescata dal Covid-19. La seconda ipotesi sembra la più attendibile, considerato lo stallo del calcio mondiale.
Dan Friedkin più lontano dalla Roma?
Dan Friedkin avrebbe notevolmente raffreddato il suo interesse per la Roma? A sostenerlo sono alcuni organi di stampa, probabilmente spinti dalla necessità di scrivere qualcosa in un momento in cui il calcio è fermo.
Sembra complicato pensare che un affare che era praticamente stato definito nei dettagli, possa essere completamente saltato. Più attendibile, un’altra ipotesi: la situazione è in fase di stallo in attesa di capire cosa accadrà nei prossimi mesi.
Una questione di valutazione
Se prima dello stop imposto dal coronavirus l’affare stava per essere definito sulla base di 800 milioni di euro, ora le cifre potrebbero sensibilmente scendere. Va infatti sottolineato come anche nel caso il calcio riuscisse a ripartire regolarmente alla fine della prossima estate, evento di cui in molti iniziano a dubitare, il ridimensionamento è già in atto. Un ridimensionamento di cui deve tenere conto anche la trattativa sulla Roma.
Dan Friedkin e la Roma: soltanto questione di tempo?
L’ipotesi più attendibile è che la trattativa sia in stand-by. Una pausa dovuta all’esigenza di capire i danni che il Covid-19 potrebbe arrecare al calcio globale. A corroborarla è soprattutto il fatto che uno dei nodi del contendere, nella lunga trattativa tra Pallotta e Friedkin, risiedesse proprio nei conti societari. Un bilancio, quello della Roma, che dovrà essere precisato proprio alla luce dei danni imposti dal blocco in atto. Con il quale, peraltro, dovranno fare i conti tutte le società calcistiche.