Nel corso di un’intervista rilasciata a “Non è l’Arena”, Virginia Raggi non si è lasciata scappare l’occasione per esaltare il settore pubblico. Non solo la sanità, ma anche la scuola e trasporto. Settori che hanno visto negli ultimi decenni un imponente trasferimento di risorse verso il privato, con risultati che oggi sono all’attenzione dell’opinione pubblica.
Un vecchio cavallo di battaglia del M5S il quale è tornato prepotentemente a galla nel corso di questa crisi. Dimostrando in particolare la cecità di una politica che ha ceduto alle sirene del privato, tanto decantato da alcuni settori ben precisi della politica. Con risultati apertamente disastrosi.
Virginia Raggi: la politica deve cambiare
“Un virus è riuscito a fermare le economie mondiali. Certamente ne usciremo ma dovremo cambiare”: sin dall’inizio la sindaca di Roma ha deciso di mettere le cose in chiaro. Sino ad affermare che dovrà essere proprio la politica a cambiare una volta passata l’emergenza. Un vero e proprio cambio di paradigma, con il quale il settore pubblico dovrà essere rimesso al centro di tutto. Anche alla luce del fallimento di cui si è resa protagonista la sanità privata che, dopo aver drenato un fiume di risorse statali, non ha praticamente dato in cambio nulla.
La questione dei poteri speciali
Virginia Raggi ha poi proseguito ricordando l’evidenza dei fatti: “Oggi si stanno accorgendo tutti che le politiche sulla sanità, un servizio essenziale e pubblico, sono state sbagliate e che servono medici infermieri e personale sanitario”. Ha poi proseguito cavalcando un altro dei temi da lei agitati negli ultimi mesi. Ovvero la necessità di conferire poteri speciali alle città, in modo da poter spendere subito le risorse che saranno necessarie per partire. In particolare occorrerà cambiare la governance di Roma, con una semplificazione delle procedure fondamentale al fine di far ripartire subito l’economia cittadina.